
Il sindaco Paolo Arcari eletto a maggio ha emanato un’ordinanza che vieta rumori dalle 23 alle 6 e il consumo di bevande in recipienti di vetro
Canonica d’Adda (Bergamo) – Un sindaco in prima linea contro lo spaccio e per garantire l’ordine pubblico. Non sono giorni facili per Paolo Arcari, che fin dalla recente elezione, a maggio, si è distinto per il lavoro mirato a mettere un freno a problemi come spaccio di droga, disturbo della quiete pubblica e atteggiamenti aggressivi, oggetto di pesanti minacce e atti intimidatori.
Nel mirino l’ordinanza di giugno che impone il divieto, dalle 23 alle 6, di provocare rumori, schiamazzi, giochi di gruppo, riproduzione di musica, consumo di bevande in recipienti di vetro e ogni altra attività che possa turbare la quiete e l’ordine pubblico in specifiche zone: il parcheggio davanti il supermercato Conad, il parchetto Unità d’Italia e l’area attorno il complesso condominiale Quistini. Un interventismo che sta pagando a caro prezzo. Un mese fa ha ricevuto minacce telefoniche, qualche giorno fa la sua auto è stata vandalizzata: gomme bucate. C’è pure chi è passato sotto la sua abitazione, come già era accaduto sotto la casa di alcuni familiari, gridando: “Vogliamo la testa del sindaco”.
Una situazione difficile, che non ha però scoraggiato Arcari, sempre più convinto, nonostante l’amarezza, a non mollare. “Le minacce e il danneggiamento dell’auto potrebbero avere a che fare con il mondo dello spaccio – spiega il sindaco –. Con la nostra ordinanza siamo andati a disturbare un certo giro nella zona del condominio Quistini. L’ordinanza è in scadenza: essendo legata a fatti urgenti, deve essere per legge provvisoria. Troveremo altri sistemi, di certo non abbasseremo la guardia. Anche perché abbiamo il supporto delle forze dell’ordine e delle istituzioni”. Arcari è stato convocato dal prefetto per fare il punto sulla sicurezza in paese. Non tutto è stato risolto: nella notte fra martedì e mercoledì, Arcari è intervenuto personalmente per mettere fine a una rissa fra una ventina di ragazzi al parchetto Unità d’Italia.