FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Omicidio Rosanna Aber, le bugie della colf Krystyna: “È caduta dalla finestra mentre puliva i vetri”

Bergamo, quartiere Colognola, la 26enne ucraina aveva inscenato l’incidente. Arrestata per aver spinto la vittima dal quarto piano. Gli investigatori: “La 77enne uccisa per i soldi, la domestica si era giocata duemila euro alle slot”

La colf Krystyna Mykhalchuk e la vittima Rosanna Aber

La colf Krystyna Mykhalchuk e la vittima Rosanna Aber

Bergamo, 6 novembre 2023 – L’ipotesi della disgrazia non aveva convinto del tutto, come quella della disgrazia. All’inizio delle indagini era stata presa in considerazione l’ipotesi di un gesto estremo, che i pochi indizi non escludevano del tutto. Un’anziana, Rosanna Aber, 77 anni, vedova da poco, che in un momento di sconforto decide di farla finita lanciandosi dalla finestra della stanza da letto, al quarto piano. Sette mesi prima aveva perso il marito, Giulio Gianni Besana: una ricostruzione apparentemente ragionevole. Ma ai tre figli e chi conosceva Rosanna, come i condomini del palazzo in via Einstein, nel quartiere di Colognola a Bergamo, dove viveva, l’ipotesi del suicidio sembrava stridere con il carattere della pensionata. Ora, a distanza di un anno e mezzo da quel 22 aprile 2022, gli uomini della Mobile della questura di Bergamo hanno arrestato la domestica ucraina della 77enne, Krystyna Mykhalchuk, 26 anni. Ad assisterla nell’interrogatorio di domani l’avvocato Andrea Pezzotta.

La ragazza è accusata di averla spinta dalla finestra. Nell’ordinanza, firmata dal gip Alessia Solombrino, risponde di omicidio volontario e di indebito utilizzo del bancomat della vittima. Il movente? Questione di soldi, 2mila euro giocati alle macchinette. Questo è il quadro ricostruito dall’indagine coordinata dai pm Emanuele Marchisio e Guido Schininà. L’arrestata, in Italia da più di dieci anni, avrebbe prelevato dal conto di Aber il denaro che poi avrebbe giocato alle slot in bar della città. Proprio il giorno della sua morte l’anziana aveva scoperto un ammanco di 2mila euro e si era confidata con una conoscente. Gli uomini della Mobile hanno rintracciato due donne, testimoni chiave.

I poliziotti, infatti, erano convinti che alle 13.30 del 22 aprile qualcuno potesse aver visto o sentito qualcosa. La colf, che da più di un mese e mezzo faceva le pulizie per l’anziana, era in casa al momento della tragedia. Partendo dai racconti dei testimoni e da alcune contraddizioni del racconto dell’indagata, i poliziotti hanno accertato che fu lei a eseguire più prelievi al bancomat. Inoltre dalla vita di Rosanna non sono emersi né sconforto né tendenze suicide. La donna, al momento della caduta, era appena rientrata dopo aver saldato in agenzia il conto di un viaggio che aveva in programma. Circostanza apparsa incompatibile con la scelta di uccidersi.

Anche i rilievi della Scientifica nella camera da letto avevano sollevato dubbi. Poi, le attenzioni degli inquirenti si erano focalizzate sulla colf aveva raccontato che quel pomeriggio l’anziana era caduta dalla finestra mentre stava pulendo i vetri. Peccato che indossasse le scarpe e avesse ancora la borsetta a tracolla. I figli della donna, uno dei quali abita sopra l’appartamento della madre, avevano intanto scoperto il buco in banca. La 77enne aveva deciso di far denuncia, ma non ha fatto a tempo. Ci hanno pensato i figli. E da qui è partita l’inchiesta