
La Polizia ha messo i sigilli nell’appartamento dell’anziana
Bergamo – “Fa fatica a metabolizzare il distacco dalla madre. È come se parlasse di una vicenda che non le appartenesse. È lucida ma allo stesso tempo sembra distaccata dalla realtà, ha confermato la presunta data della morte della mamma, il 17 settembre 2024, ma dovrò rivederla”. È il commento dell’avvocato Francesco Mangoni che ieri mattina ha fatto visita alla 61enne P.B. (ricoverata nel reparto di Psichiatria al Papa Giovanni XXIII) prima del conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Francesca Pettinato, l’anziana di 101 anni morta verosimilmente un anno fa e tenuta nascosta in casa dalla figlia, nell’appartamento di via de Gasperi, in città.
L’esame è stato effettuato dal responsabile della Medicina legale del Papa Giovanni XXIII, dottor Matteo Marchesi, e dall’antropologa Giulia Caccia (collaboratrice di Cristina Cattaneo al Labanof) chiamata per via dell’avanzato stato di decomposizione del corpo, ormai mummificato. I primi risultati dell’autopsia dicono che sul corpo della anziana non sono stati riscontrati segni di violenza, e ciò sarebbe in linea con le prime indicazioni che parlavano di morte naturale. La data esatta del decesso al momento non si può datare, e proprio per questo sono stati effettuati dei prelievi di organi e tessuti per arrivare a circoscrivere il periodo del decesso.
La centenaria era ben tenuta, non presentava segni di deperimento o malnutrizione. La terribile scoperta settimana scorsa, dopo varie segnalazioni dei vicini di casa per il cattivo odore e l’allarme lanciato dal fratello che vive a Genova che non riusciva più a mettersi in contatto con la sorella, e la mamma. La 61enne, dipendente Inail, è indagata (fascicolo del pm Angeleri) per occultamento di cadavere e truffa. Sono in corso accertamenti da parte degli uomini della Squadra mobile, in particolare per quanto riguarda l’aspetto della pensione e della 104. Nell’ultimo anno sarebbe emerso che la 61enne avrebbe trattenuto per sè i soldi della pensione della madre e pare avesse richiesto varie volte la 104. “Quello che mi ha sorpreso – è ancora l’avvocato della donna – è stata l’apparente lucidità di fronte a una situazione così complessa e drammatica”. Nel frattempo, il fratello – che vive in Liguria – ha fatto sapere di non voler abbandonare la sorella, pur nella sofferenza per la drammatica vicenda familiare.