MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Inceneritore di Montello. Il presidio di 46 sindaci contro il nuovo impianto

Quattrocento persone alla manifestazione in piazza Vittorio Veneto. Il Comune di Bergamo: "Opera impattante a livello ambientale e paesaggistico".

Quattrocento persone alla manifestazione in piazza Vittorio Veneto. Il Comune di Bergamo: "Opera impattante a livello ambientale e paesaggistico".

Quattrocento persone alla manifestazione in piazza Vittorio Veneto. Il Comune di Bergamo: "Opera impattante a livello ambientale e paesaggistico".

Troppo impattante a livello ambientale e paesaggistico, con criticità che riguardano non un singolo comune, ma un intero territorio. Una quarantina di sindaci bergamaschi, affiancati dai cittadini dei rispettivi territori, complessivamente circa 400 persone, hanno partecipato ieri pomeriggio in piazza Vittorio Veneto, a Bergamo, al presidio organizzato per ribadire e urlare ancora una volta il proprio "no" al progetto di un termovalorizzatore all’interno dei confini della Montello spa, azienda situata nel comune omonimo, specializzata nel recupero e nel riciclo di rifiuti, che nell’estate del 2023 aveva fatto il primo passo formale con la Provincia di Bergamo per richiedere un’istanza di Valutazione di impatto ambientale, finalizzata al rilascio di un provvedimento autorizzatorio unico, propedeutico all’installazione di un impianto. La schiera dei contrari al progetto si è allargata rapidamente, per una questione che ha attirato le attenzioni anche di Regione Lombardia, ed è finita sul tavolo dei ministri della Salute e dell’Ambiente, grazie alle interrogazioni parlamentari presentate dall’onorevole bergamasco Devis Dori.

Ieri pomeriggio al presidio in centro a Bergamo erano presenti numerosi primi cittadini, da quello di Albano Sant’Alessandro al collega di Zandobbio, dal sindaco di Montello a quelli di numerosi altri Comuni delle Valli Seriana e Cavallina e della Bassa Bergamasca. Per il Comune di Bergamo, che solo recentemente si è schierato con il fronte dei contrari al progetto, era presente l’assessore all’Ambiente, al Verde e alla Transizione ecologica, Oriana Ruzzini. Che così ha spiegato il motivo della scelta: "Abbiamo accettato la sfida di Bergamo 2030, che ci vede impegnati con altre sette città italiane, cento europee in tutto, a raggiungere la neutralità climatica. È assurdo, però, dare il massimo nei confini del proprio territorio e poi non dire nulla mentre vicino viene costruita un’opera simile, tanto impattante a livello ambientale e paesaggistico. Per questo abbiamo sentito il dovere e preso la decisione di esporci come capoluogo. Su questioni importanti come l’inquinamento e la salute del nostro territorio, è fondamentale creare un fronte compatto".

Nel frattempo la Provincia ha respinto la richiesta di sospensiva della Conferenza dei Servizi sul tema, in programma martedì, che era stata avanzata dai Comuni di Bagnatica, Brusaporto, Costa di Mezzate e Montello. La riunione si svolgerà lo stesso.