
Udienza preliminare davanti al giudice Moreschi per l’omicidio di Casazza avvenuto la sera del 19 agosto 2024, fuori dal...
Udienza preliminare davanti al giudice Moreschi per l’omicidio di Casazza avvenuto la sera del 19 agosto 2024, fuori dal bar Rosy, di via Nazionale, alle 22.30. C’è la lite, il pugno, un colpo con un bicchiere. Mykola Ivasiuk (nella foto), ucraino di 38 anni, cade a terra e muore sbattendo il viso e riportando un trauma che seppur di lieve entità causò una emorragia. La sequenza è ripresa dalle telecamere. Su richiesta del pm Silvia Marchina, il gip ha disposto il giudizio immediato per Mario Romeo, 39 anni, (assistito dagli avvocati Funaro e Scalvi) e Mohamed Amine Moussine 33 anni, senza fissa (con l’avvocato Bonomo), entrambi in carcere per omicidio preterintenzionale con l’aggravante dei futili motivi. La strada che hanno imboccato i difensori è quella dell’abbreviato che verrà discusso nell’udienza in agenda il 12 settembre e confermata durante l’udienza di ieri mattina. Per Romeo, i suoi avvocati sempre hanno depositato una perizia del loro consulente, dottor Tagliaro, di Verona. Perizia con cui si è voluto dimostrare che in una persona con un tasso alcolemico alto una emorragia può avere effetti devastanti. E quella sera Ivasiuk aveva bevuto.
Si sono costituiti parti civili la mamma e il fratello della vittima con gli avvocati Emilio Tanfulla e Rocco Lombardo. Romeo finì in carcere il 22 gennaio. Quella sera rimase sul posto — a differenza del marocchino, che scappò dopo aver sferrato il secondo colpo —, chiamò il 112 e tentò di rianimare Ivasiuk. Ma per i giudici del Riesame il video prova inequivocabilmente la "volontà lesiva" di Romeo, che "carica" il braccio destro prima di colpire "con decisione e veemenza" Ivasiuk. Romeo sostiene di aver dato solo uno schiaffo all’ucraino. Moussine venne arrestato un mese dopo i fatti in Spagna. Archiviata la posizione di una terza persona che aveva ospitato il marocchino.
F.D.