Omicidio a San Vittore Olona: Teodora uccisa perchè voleva riavere sua figlia. Martedì i funerali

Sul luogo del delitto continua una sorta di "pellegrinaggio del dolore" con tanta gente che depone un mazzo di fiori sulla strada

Omicidio a San Vittore Olona (StudioSally)

Omicidio a San Vittore Olona (StudioSally)

San Vittore Olona (Milano), 4 maggio 2015 - Verranno celebrati martedì alle 14.45 nella chiesetta Santo Stefano al Lazzaretto di San Vittore Olona i funerali di Teodora Catauta, la 35enne nata in Romania e freddata giovedì mattina in strada con tre colpi di pistola. Dell'omicidio è accusato l'uomo che diceva di amarla ma che non si era rassegnato all'idea che lei di lui non voleva più saperne. Si tratta di Tiziano Rossi 42 anni soprannominato in paese "lo zoppo" per la sua andatura claudicante. E intanto sono tante, tantissime le espressioni di cordoglio giunte a Cinzia, la figlia di 10 anni della donna uccisa, e a tutti i suoi familiari. Sul luogo del delitto, in via Riva angolo via Grossi, continua una sorta di "pellegrinaggio del dolore" con tanta gente (molti dei quali non l'avevano neppure mai conosciuta ma sono rimasti commossi dalla sua storia di vita e dalla sua tragica morte) che depone un mazzo di fiori sulla strada oramai listata a lutto.

Anche il sindaco Marilena Vercesi, apparsa fin da subito visibilmente provata per quanto era successo, ha espresso con dei fiori le sue condoglianze. Il parroco nella sua omelia di questa mattina ha accennato della vicenda, invitando i fedeli alla preghiera e a unirsi in un abbraccio attorno alla bambina rimasta senza la sua mamma. Rabbia e sgomento poi sui social network. Tra i commenti di profonda condanna su facebook ci sono anche quelli di molti di quegli ex "ragazzi del muretto" di San Vittore Olona che facevano parte agli inizi degli anni Novanta della grossa compagnia dello "zoppo". Ora sono tutti quarantenni, padri di famiglia, che conducono una vita con lavori onesti: dissero per sempre basta con gli "affari sporchi" e i soldi facili subito dopo quel tragico fatto di sangue del '92 (furono uccisi per questioni legate alla droga due giovani, Marco Timpone e Mimmo Della Sanità) nel quale vennero coinvolti decine e decine di questi ventenni della zona. Tre furono arrestati per questo duplice omicidio mentre altri furono condannati per spaccio e detenzione di armi. Tra questi ultimi ci fu appunto Tiziano Rossi la cui vita fatta di vizi e reati (soprattutto rapine a mano armato come quella consumata nel 2006 in provincia di Padova all'interno di un supermercato insieme a due complici di Cerro Maggiore e Parabiago) lo portò ad avere un curriculum criminale segnato da precedenti penali più o meno gravi.

Fino appunto all'accusa dell'omicidio di Teodora, la sua ex amica che era pronta ora a iniziare una vita diversa: aveva anche finalmente trovato lavoro e il 10 maggio avrebbe iniziato a prendere servizio come inserviente in una casa di riposo. Grazie a quell'impiego per Teodora si era aperto finalmente un barlume di speranza verso un futuro migliore. Un futuro a fianco della figlia che le era stata tolta dai servizi sociali e affidata al padre. Ma quei tre colpi di pistola hanno infranto tutti i suoi sogni.

di Davide Gervasi