Monte San Martino, i neonazisti dei Dodici Raggi irrompono nel luogo della prima battaglia partigiana

Condanna unanime dei movimenti antifascisti e della sinistra: “Chiediamo lo scioglimento di questo gruppo, fa apologia del nazismo”

Manifestazione della Comunità dei Dodici Raggi (Facebook/Memoria Antifascista)

Manifestazione della Comunità dei Dodici Raggi (Facebook/Memoria Antifascista)

Sono tornati i neonazisti della Comunità dei Dodici Raggi (Do.Ra) con fiaccole, rune e striscioni in cima al Monte San Martino, luogo simbolo della Resistenza, dove si svolse la prima battaglia partigiana.

Immediata la reazione dei movimenti antifascisti che chiedono l’intervento del Ministro degli Interni Piantedosi: “Ancora una volta i nazisti della Comunità dei Dodici Raggi sfregiano il monte San Martino piantando rune nel luogo dove fu combattuta la prima battaglia della Resistenza. Chiediamo con forza lo scioglimento di questo gruppo che fa apertamente apologia del nazismo”, scrive Memoria antifascista.

Sull’episodio interviene anche Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra: “La comunità dei Dodici Raggi (Do.ra) le scorse notti come purtroppo succede da anni, ha di nuovo deturpato il monte San Martino a Varese. Apologia di nazismo, manifesti con SS che brindano e deliranti proclami diffusi via Telegram non sono ancora sufficienti a chiudere questo sodalizio che in un paese con una costituzione antifascista non dovrebbe esistere. Gli stessi, in occasione dello scorso 25 aprile fecero irruzione ad Azzate per interrompere violentemente una iniziativa antifascista. Ci chiediamo che cosa aspetti lo zelante ministro degli Interni Piantedosi ad intervenire”.