
Castelseprio, escluse contaminazioni e inquinamento radioattivo
Un incendio in un’azienda di materie plastiche ha messo in allarme Castelseprio. Le fiamme sono partite ieri poco prima delle 8, da una ditta in via Gallarà. Sul posto sono giunti in forze i Vigili del fuoco. Gli operatori sono intervenuti con tre autopompe, due autobotti, un’autoscala, un veicolo per l’erogazione di schiuma, un furgone per la protezione delle vie respiratorie e un furgone con specialisti Nbcr (Nucleare Biologico Chimico e Radiologico) per delle verifiche specifiche in quanto nella ditta vi è una sorgente radioattiva, utilizzata per le fasi di lavorazione, che però non è stata coinvolta dall’incendio.
Entro la fine della mattinata l’incendio è stato completamente spento e sono seguite le operazioni di raffreddamento, bonifica e indagini sull’origine del rogo. I vani tecnici dai quali è scaturito sono stati dichiarati inagibili, mentre le verifiche strumentali per il controllo di rilascio di sostanze radioattive hanno dato esiti negativi e tutti i valori risultano nella norma. Una persona è rimasta ferita: si tratta di un uomo di 61 anni che è stato preso in carico dal personale sanitario. Un’ambulanza l’ha portato in codice giallo in ospedale a Busto Arsizio. I Vigili del fuoco erano intervenuti già nella notte tra venerdì e sabato per un altro incendio nel Comune di Clivio. Intorno alle 2 è scattato l’allarme per il rogo di un’autovettura all’interno di un garage situato in via Como. Per riuscire ad estinguere efficacemente le fiamme gli operatori hanno utilizzato della schiuma antincendio. Grazie alla tempestiva risposta non sono stati coinvolti gli appartamenti che si trovavano sopra il box.
Nella serata di venerdì ad Angera è stato invece provvidenziale l’intervento di un vigile del fuoco libero dal servizio, che notava una moto d’acqua che aveva preso fuoco, probabilmente durante l’accensione. Alla vista delle fiamme è intervenuto utilizzando gli estintori presenti sul posto, estinguendo l’incendio e scongiurando danni ben più gravi, considerato che il natante si trovava ormeggiato presso i pontili in prossimità della pompa di erogazione del carburante. Lorenzo Crespi