
Una setta quella scoperta ad Halloween?
CERVERE (CUNEO), 4 novembre 2024 – È stata una serata di Halloween dal sapore sinistro quella che ha avuto luogo in un casolare isolato di Cervere, in provincia di Cuneo, dove la Polizia di Stato ha scoperto e bloccato un raduno dalle tinte inquietanti. In un’operazione condotta dalla Questura di Cuneo, che ha visto la partecipazione della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica e delle unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza, è stata smascherata una cerimonia misteriosa, un presunto rito pagano in corso nella remota località di Tetti Chiaramelli.
Tutto ha avuto inizio la sera del 31 ottobre, quando alcune segnalazioni anonime hanno condotto le forze dell’ordine fino al casolare, dove si sarebbe dovuto svolgere un “rituale esoterico”. Il buio della campagna cuneese ha fatto da sfondo a uno scenario degno di un film: all’interno dell’abitazione rurale, in una stanza trasformata in una sorta di tempio improvvisato, otto individui – due uomini e sei donne, tra cui una cittadina americana – partecipavano al rito. Tra gli accoliti spiccavano cittadini giunti non solo da Cuneo, ma anche da Firenze, Torino e dalla provincia di Varese.
La stanza del rito era stata allestita con cura inquietante: materassi e tappeti disposti in cerchio, candele accese a ogni angolo, oli profumati che aleggiavano nell’aria e sacchetti colmi di erbe naturali, pronte per essere utilizzate nelle pozioni rituali. Al centro della scena, l'officiante: un giovane residente, italiano e trentenne, con il capo avvolto in un turbante. Intorno a lui, i partecipanti osservavano il rituale, avvolti da un silenzio cupo e quasi ipnotico.
Al momento dell'irruzione, l’uomo ha dichiarato spontaneamente agli agenti di avere con sé della sostanza stupefacente, consegnando due barattoli contenenti circa 15 grammi di hashish. Ha sostenuto che fosse per uso personale, ma la circostanza non ha fatto altro che accrescere il mistero intorno a questa cerimonia clandestina. Tutti i presenti sono stati identificati, ma il caso non è chiuso: le indagini sono tuttora in corso per verificare l’effettiva natura del raduno e valutare se possano essere stati violati regolamenti o norme penali. Le forze dell'ordine stanno cercando di capire se questo raduno possa essere parte di una rete di culti esoterici che operano nell’ombra, magari con rituali simili in luoghi isolati e sconosciuti.
L’episodio ha gettato un’ombra sinistra sulla comunità di Cervere, lasciando una scia di domande e apprensione. Gli abitanti della zona ora si interrogano: quali erano i reali intenti di quella notte? E soprattutto, ci sono altri raduni esoterici che si nascondono nell’oscurità delle campagne italiane?