SILVIA VIGNATI
Cronaca

Cure palliative senza fondi: "A rischio l’assistenza ai pazienti inguaribili"

L’analisi al primo convegno dell’Osservatorio Liuc

Il primo convegno alla Liuc dell’Osservatorio cure palliative diretto da Antonio Sebastiano

Il primo convegno alla Liuc dell’Osservatorio cure palliative diretto da Antonio Sebastiano

"Le cure palliative in Lombardia affrontano una crisi economica che mette a rischio la qualità e la continuità dell’assistenza a pazienti inguaribili, quindi la loro stessa dignità". Luca Moroni, direttore dell’hospice di Abbiategrasso e coordinatore regionale di Federazione cure palliative e della Commissione cure palliative Uneba Lombardia, lancia l’allarme. Gli ultimi dati sullo stato della rete di assistenza nella regione sono stati presentati alla Business school della Liuc, nel corso del primo convegno dell’Osservatorio cure palliative. Relatori Antonio Sebastiano, direttore dell’Osservatorio in ateneo, i colleghi Roberto Pigni e Umberto Restelli, esperti del terzo settore, Tania Piccione, presidente di Federazione cure palliative, Luca Degani, di Uneba Lombardia, e Giampaolo Fortini, presidente della Società italiana di cure palliative.

I numeri restituiscono una situazione critica. Gli hospice lombardi operano con un tasso di saturazione dell’88,2%, che corrisponde a pieno regime, ma ricevono dalla Regione l’80% delle risorse necessarie: il costo di un posto letto è 114.914 euro, il rimborso si ferma a 86.653. Nonostante l’eccellenza riconosciuta delle cure palliative lombarde, meno della metà dei pazienti che ne avrebbero bisogno riceve assistenza e per periodi brevi (47 giorni di media a domicilio, 17 in hospice).

"Questa situazione si traduce in bilanci in rosso per la maggior parte degli hospice, soprattutto quelli gestiti dal terzo settore, dove il deficit rischia di diventare insostenibile nel medio-lungo termine – spiega Moroni –. Negli hospice pubblici il disavanzo grava sui bilanci delle Aziende ospedaliere, costringendo a scelte che penalizzano sia le strutture di cure palliative sia altri servizi. Il sistema di remunerazione attuale, basato su tariffe non indicizzate all’inflazione e contratti annuali con regole mutevoli, genera incertezza e impedisce una programmazione efficace: dal 2016 le tariffe sono aumentate del 6,7%, mentre l’inflazione ha raggiunto il 22,4%". Gli hospice, dagli elevati standard assistenziali, destinano il 62% dei costi al personale, risorsa particolarmente scarsa. "È urgente mettere in sicurezza la sostenibilità a lungo termine della rete e riattivare i tavoli tecnici per progettare un futuro solido" conclude Moroni.

Silvia Vignati