
La strada da Riva San Vitale che conduce a Brusino Arsizio in territorio elvetico chiusa per frana
Porto Ceresio, 23 febbraio 2025 – Si annuncia un’altra settimana di passione per i frontalieri varesini diretti in Svizzera e costretti a modificare le loro abitudini per la frana che ha interrotto la strada che da Riva San Vitale conduce a Brusino Arsizio, in territorio elvetico.
Per cercare di rendere più veloce il distacco del materiale dal Sasso, circa 3mila metri cubi di terra e roccia, si è deciso anche di pompare acqua dal Ceresio per far scivolare il fronte franoso. Gli addetti alla manutenzione stradale, con l’aiuto dei pompieri del centro di soccorso Mendrisiotto e sotto il controllo dell’ufficio del geologo Cantonale, hanno realizzato un sistema di tubi per pompare l’acqua dal lago a monte della frana in questo modo hanno favorito il distacco del 30% del materiale.
Si punta sull’escavatore
Una soluzione che però è stata successivamente rivista e abbandonata e ora a Brusino si è deciso d’intervenire con uno speciale escavatore, un ragno meccanico che dovrebbe essere in grado di spingere in maniera controllata i detriti a valle. Il problema è farlo salire in quota, nella giornata di ieri i boscaioli hanno tagliato le piante sul versante della montagna per liberare l’impervia salita e poi i tronchi sono stati portati a valle con l’ausilio dell’elicottero, nel corso di una cinquantina di voli.
Le operazioni proseguiranno anche oggi, domenica 23 febbraio, nella speranza di poter iniziare a lavorare con il ragno da domani, lunedì 24 febbraio.
Rimane in vigore il divieto di navigazione per la zona di Riva San Vitale, al Sasso, per un raggio di 150 metri, e si estende anche a manovre di attracco, ormeggio, balneazione e immersione. Da domani con la prima corsa alle 6.20 e fino alla riapertura della S102, sarà attivo un servizio navetta per i frontalieri.