
Marco Manfrinati non ha lasciato scampo a Fabio Limido il 6 maggio 2024
Varese, 7 giugno 2025 – Seconda udienza ieri mattina in Corte d’Assise a Varese per il processo a Marco Manfrinati, che ha preso il via il 9 maggio. L’ex avvocato quarantaduenne è accusato dell’omicidio dell’ex suocero Fabio Limido e del tentato omicidio dell’ex moglie Lavinia, aggredita e sfregiata a coltellate, salvata proprio dall’intervento del padre al quale decine di fendenti il 6 maggio 2024 non hanno lasciato scampo. Nell’aula bunker del Palazzo di Giustizia varesino ieri il racconto drammatico dei testimoni, i residenti in via Menotti, vicini agli uffici di Fabio Limido, i primi a intervenire e a chiamare i soccorsi.
"Il volto era coperto di sangue”
Il ricordo comune nelle testimonianze, la voce di una donna che gridava chiedendo aiuto, il volto coperto di sangue. Un giovane ha riferito di aver visto un uomo che urlava contro una donna e poi la colpiva al volto con un coltello. Di fronte a quella drammatica scena, ha raccontato uno dei residenti, l’obiettivo era di salvare Lavinia e di impedire la fuga dell’aggressore.
La ricostruzione
Quindi hanno colpito la vettura di Manfrinati che, dopo aver accoltellato l’ex moglie, vi era salito per scappare. Secondo quanto riferito da uno dei testimoni Fabio Limido ha lanciato la mazza da golf che teneva in mano contro la macchina, mentre sembrava che Manfrinati lo volesse investire. Un altro teste ha riferito di aver visto l’aggressore di Lavinia colpire Limido steso in un cespuglio.
Parole drammatiche
Testimonianze drammatiche che hanno ricostruito la tragedia. La prossima udienza è in calendario il 27 giugno, quando saranno ascoltate Lavinia e la madre Marta Criscuolo. Inoltre potrebbero essere visionate le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza in via Menotti la mattina del 6 maggio 2024 a partire dalle 10. Ieri il difensore di Manfrinati, l’avvocato Fabrizio Busignani, ha nuovamente avanzato la richiesta di perizia psichiatrica per il proprio assistito, cui si sono opposti sia il pm Maria Claudia Contini sia il legale di parte civile, avvocato Fabio Ambrosetti. La richiesta era già stata respinta in udienza preliminare. La Corte si è riservata di decidere.
Il processo per stalking
Il 26 maggio si è concluso invece il processo che vedeva Manfrinati accusato di stalking nei confronti dell’ex moglie, della suocera Marta Criscuolo e del suocero Fabio Limido: l’ex avvocato è stato condannato a quattro anni, cinque mesi e venti giorni di reclusione.