ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Fiaccolata per Mirella Cerini: come Laura Prati, due donne impegnate per la politica e la democrazia

Continuano i messaggi di cordoglio per la sindaca di Castellanza, morta il 25 aprile per un malore improvviso. Domenica l’omaggio dei ragazzi degli oratori

Mirella Cerini, sindaco di Castellanza

Mirella Cerini, sindaco di Castellanza

Sono continui i messaggi di cordoglio nei confronti di Mirella Cerini, sindaco di Castellanza, deceduta il 25 aprile per un malore improvviso, dopo la cerimonia per la Festa della Liberazione. Una tragedia che ha lasciato tutti increduli e sgomenti, un dolore condiviso nel mondo politico, nell’associazionismo, nella cultura, nello sport, a confermare come Mirella Cerini fosse un primo cittadino attento e presente, in ogni momento della vita della sua città.

Continuano i messaggi di cordoglio e di affetto, oggi saranno i ragazzi degli oratori castellanzesi con la fiaccola accesa a Novacella a renderle omaggio. Il loro arrivo è previsto intorno alle 17,30, si fermeranno per una sosta in ricordo del sindaco davanti al municipio, sarà un momento di grande commozione per tutti al pensiero che Mirella Cerini sarebbe stata presente per accoglierli, con il suo sorriso, ma sarà presente nei cuori, quindi raggiungeranno la chiesa parrocchiale per la messa.

È una grande ondata di affetto quella che sta abbracciando Mirella Cerini e riporta alla memoria un’altra donna sindaco, prematuramente strappata alla vita e alla politica, Laura Prati, sindaca di Cardano al Campo, vittima dell’agguato a colpi di pistola in municipio da parte di un ex agente della Polizia locale.

Due donne, impegnate in politica, per entrambe il valore fondamentale del rispetto delle istituzioni democratiche e del ruolo ricoperto inteso come servizio alla comunità. Laura Prati, deceduta il 22 luglio 2013, venti giorni dopo essere stata ferita gravemente mentre era nel suo ufficio, in municipio a Cardano al Campo, Mirella Cerini, deceduta, dopo la cerimonia e il suo discorso per la Festa della liberazione, diventato testamento dei valori di libertà e democrazia,con la fascia tricolore addosso fino all’ultimo istante di vita.

Due donne che rappresentano al meglio le istituzioni democratiche, un valore riconosciuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che lo scorso anno ha conferito la Medaglia d’oro al valor civile a Laura Prati mentre nei giorni scorsi ha ricordato Mirella Cerini con queste parole” La fascia tricolore, che ancora indossava al termine di una pubblica cerimonia, costituisce un simbolo che ne esprime il profondo attaccamento al suo compito e alle istituzioni”.