Luino, tenta di soffocare la zia e viene arrestato: “Volevo solo addormentarla”

Il giovane è stato trasferito in carcere dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Varese dov’era stato ricoverato in seguito all’intervento dei carabinieri

Arresto dei carabinieri (Archivio)

Arresto dei carabinieri (Archivio)

Luino (Varese) – È scattato oggi nel pomeriggio l’arresto per il giovane che nella mattinata di venerdì aveva tentato di soffocare con uno straccio imbevuto di ammoniaca la zia acquisita, di 40 anni, che con il compagno l’aveva accolto in casa da alcuni anni.

Dal reparto di psichiatria è stato trasferito in carcere a Varese. Il ricovero nel reparto psichiatrico si era reso necessario viste le condizioni di alterazione in cui i carabinieri l’avevano trovato quando era giunti nell’abitazione.

Da accertare se avesse problemi psichiatrici oppure avesse agito in preda a un delirio da cocaina, ipotesi su cui hanno puntato i medici. Oggi per lui, che mai aveva manifestato comportamenti violenti, l’arresto con l’accusa di tentato omicidio e il trasferimento ai Miogni. 

Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, il trentenne ha dichiarato: “Non volevo uccidere nessuno, volevo solo addormentarla”. Il giovane ha spiegato di aver bevuto molto e anche consumato stupefacenti durante la serata, prima di aggredire la donna. Ha anche negato di aver pensato che al posto della donna ci fosse la sua compagna, incinta di suo figlio, mentre ha confermato di averle detto di telefonare al 112.

Secondo l’avvocato del trentenne, Corrado Viazzo, sarà “difficile la contestazione del reato di tentato omicidio. Con uno straccio con un po' di ammoniaca non si uccide, per questo chiederò una perizia tecnica sull'inidoneità del mezzo”.