REDAZIONE VARESE

L’ippodromo di Varese chiude la pista per gli allenamenti, cavalli fermi nei box: marcia equestre di protesta degli allenatori nei giardini del municipio

La mobilitazione dopo il drastico provvedimento della società che gestisce l’impianto sportivo, e che reclama dei crediti da parte degli affittuari in ritardo con i pagamenti. La rabbia degli allenatori: “Ritorsione ingiustificata”

La marcia di protesta in sella ai cavalli questa mattina per le strade di Varese

La marcia di protesta in sella ai cavalli questa mattina per le strade di Varese

Varese, 3 maggio 2025 – La società che gestisce l’ippodromo delle Bettole aveva già, in più di un’occasione, messo in guardia gli affittuari morosi dei box dei cavalli che dovevano mettersi in regola con le rette di locazione non corrisposte nei mesi precedenti. Un invito bonario che però – da parte di alcuni – non è stato preso in considerazione. E così, approfittando del primo maggio, la Svicc – la Società varesina incremento corse cavalli – che gestisce l’ippodromo ha reso inaccessibile la pista interna in sabbia utilizzata da proprietari e allenatori dei purosangue inglesi per gli allenamenti e per mantenere in attività i cavalli. 

L'arrivo dei cavalli a Palazzo Estense sabato mattina
L'arrivo dei cavalli a Palazzo Estense sabato mattina

La marcia di protesta 

Una decisione che si protrae ormai da tre giorni, e che ha spinto questa mattina gli allenatori a una sorprendente e inattesa mobilitazione: accompagnati dai loro cavalli, una decina di loro si sono mossi in corteo dalle Bettole fino ai giardini di Palazzo Estense, per chiedere un intervento ufficiale del Comune e del sindaco Galimberti.  

I Giardini Estensi si sono trasformati per qualche ora in un insolito centro equestre
I Giardini Estensi si sono trasformati per qualche ora in un insolito centro equestre

"Una ritorsione”

"Se la Varesina vanta dei crediti deve agire nei confronti di chi non paga – si sfoga Valentina Oglialoro, una delle allenatrici che ha preso parte questa mattina alla protesta – e non mettere in atto queste ritorsioni che colpiscono tutti”. Ma qual è la reale portata della posta in gioco? I proprietari di cavalli pagano circa 130 euro al mese alla Svicc per il solo uso dell’impianto, al netto del costo dei box (sono 150 quelli presenti alle Bettole) dove trovano riparo i cavalli. Il credito vantato dalla società nei confronti dalla società pare essere esoso, anche se non è mai stato quantificato.  

Il passaggio dei cavalli per le strade di Varese ha richiamato la curiosità della gente
NOTEXT

L’avviso 

La società di gestione aveva per la verità anticipato che avrebbe assunto il provvedimento di chiusura della pista, il che aveva spinto diversi allenatori, fra cui la stessa Valentina Oglialoro, a presentare un esposto sperando che la Svicc tornasse a più miti consigli. E invece non è stato così. “Dopo il primo avviso della società avevamo presentato un esposto dicendo che eravamo pronti a denunciare – aggiunge Valentina –. In seguito al blocco abbiamo effettuato le denunce. Speravamo poi che nell’arco di un paio di giorni la cosa si risolvesse, ma questa mattina (sabato 3 maggio ndr) era ancora tutto sigillato”. 

I cavalli chiusi nei box, non potendosi muovere o correre, subiscono a lungo andare dei danni
I cavalli chiusi nei box, non potendosi muovere o correre, subiscono a lungo andare dei danni

Purosangue inglesi 

Da qui la decisione d’inscenare una protesta per le strade di Varese. “I varesini erano incuriositi di vederci passare con i cavalli, ci hanno chiesto quale fosse il motivo dell’iniziativa”. “Non è la prima volta che la Svicc se la prende con tutti per cercare di risolvere un problema come quello degli affittuari morosi – si sfoga ancora Valentina –. L’anno scorso, per esempio, avevano staccato la corrente per una settimana. Ma, ripeto, ad andarci mezzo sono tutti, anche quelli che sono in regola, gli allenatori che rimangono fermi, i cavalli che soffrono a non potersi muovere. Un purosangue inglese deve potere muoversi almeno mezz’ora, un’ora al giorno, andare al trotto o al galoppo...”. Sono 130 i cavalli al momento fermi nelle scuderie. L’ippodromo riceve come ogni struttura pubblica di questo tipo una sovvenzione statale che si aggira attorno a 1 milione di euro, a volte qualcosa di più. 

La riunione in Consiglio 

"Questa mattina a Palazzo Estense il sindaco non c’era, abbiamo però sensibilizzato alcuni consiglieri della minoranza – continua Valentina –. Lunedì 5 maggio si riunisce invece la commissione Sport. Speriamo che in quell’occasione si sblocchi qualcosa perché questo stallo, avere dei cavalli che devono partecipare anche a delle competizioni fermi, non si può protrarre per un’altra settimana”.