SILVIA VIGNATI
Cronaca

Il progetto contro il disagio giovanile . L’inclusione si coltiva tra serre e orti

Porto Valtravaglia, via ai laboratori agricoli della Fondazione Asilo Mariuccia

L’obiettivo dei laboratori florovivaistici è quello di aiutare i ragazzi a riscoprire fiducia in sé stessi

L’obiettivo dei laboratori florovivaistici è quello di aiutare i ragazzi a riscoprire fiducia in sé stessi

L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che oltre 166 milioni di adolescenti, circa 1 su 7, convivono con disturbi mentali. Ansia, depressione, traumi non elaborati compromettono lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale. È tra i più vulnerabili (i minori stranieri non accompagnati, i giovani che non studiano e non lavorano, gli adolescenti Lgbtqia+, chi ha alle spalle una storia di migrazione, chi cresce in famiglie segnate da povertà o conflitti) che la solitudine e l’esclusione sociale si fanno più dure. In contesti come questi opera la Fondazione Asilo Mariuccia, attiva dal 1902 nel sostegno a donne e minori in difficoltà. "Parliamo di adolescenti che costruiscono ed esprimono la propria identità, stringono relazioni e imparano a vedere il mondo in maniera molto diversa dalla nostra - afferma Emidio Musacchio, psicologo e responsabile dei servizi socio-educativi della sede di Porto Valtravaglia della Fondazione -. Sono nativi digitali e questo può rappresentare una risorsa: grazie all’esposizione mediatica, molti hanno acquisito una maggiore consapevolezza sul tema della salute mentale.

Tuttavia, per i più fragili, l’uso intensivo dei social e la pressione per conformarsi agli standard digitali può acutizzare il disagio. Per questo è fondamentale offrire esperienze concrete, laboratori e relazioni forti; tutto ciò che può restituire senso, appartenenza e identità". Dal novembre 2024 la Fondazione ha attivato il progetto “Coltivare inclusione”, destinato a giovani italiani e stranieri del territorio del Verbano con alle spalle percorsi scolastici interrotti, difficoltà cognitive, disturbi dell’apprendimento, situazioni di esclusione sociale. Nella sede di Porto Valtravaglia vengono proposti laboratori in ambito agricolo e florovivaistico: tra serre, orti e coltivazioni, l’obiettivo è quello di aiutare i ragazzi a riscoprire fiducia in sé stessi, sviluppare competenze e stringere relazioni.Silvia Vignati