Arrampicati sui tronchi: "Non cementificherete un’area verde storica"

Attivisti a Gallarate si oppongono al taglio degli alberi per la costruzione di un nuovo polo scolastico, sostenendo che i fondi europei dovrebbero essere usati per ristrutturare le scuole esistenti. Preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla destinazione degli edifici attuali.

Arrampicati sui tronchi: "Non cementificherete un’area verde storica"

Il vicequestore Luigi Marsico ha presenziato alla manifestazione di via Curtatone

GALLARATE

Si sono arrampicati anche sui tronchi gli attivisti del Comitato “Salviamo gli alberi“ di Gallarate, che da dieci giorni bloccano il taglio che dovrebbe lasciare posto a un nuovo polo a sostituire le due scuole dei quartieri di Cascinetta e Cajello. "Il Comune nel 2021 ha ottenuto fondi europei per la rigenerazione urbana – dice Filiberto Zago del Comitato – Secondo noi avrebbe dovuto utilizzarli per sistemare gli edifici scolastici, non per cementificare un’area verde che ha una storia". Hanno cominciato negli anni ’50 del secolo scorso i bambini di Gallarate a piantare alberi. Differenti e non tutte autoctone le essenze messe a dimora, che sono diventate grandi. "Il Parco del Ticino ha chiesto di garantire una fascia di rispetto – aggiunge Zago – ma non sappiamo se avverrà. Qualche albero è stato tagliato. Per questo abbiamo deciso di arrampicarci e ci siamo accordati con la Questura per rimanere nel bosco finché non sapremo cos’hanno intenzione di fare".

Non è ben chiaro infatti che tipo di complesso scolastico si intenda realizzare sui 17.800 metri quadri dell’area tra la ferrovia e l’autostrada. "L’arteria che passa davanti al bosco è un rettilineo dove le auto non rispettano i limiti. Temiamo possa essere pericoloso per i ragazzi raggiungere una scuola qui. Gli insegnanti sono preoccupati dal rumore dei treni e delle auto. I bambini non frequenterebbero una scuola immersa nel verde e non ci starebbero tutti: alcuni alunni dovrebbero essere dirottati in centro. Infine non sappiamo a quale uso saranno destinati gli edifici dei quartieri Cascinetta e Cajello che oggi ospitano le aule".

M.M.