Funivia del Mottarone: dissequestrato l’impianto a 3 anni dalla tragedia

Accolta la richiesta del Comune di Stresa. Nell’incidente del maggio 2021 morirono 14 persone

I soccorritori e la cabina precipitata della funivia del Mottarone

I soccorritori e la cabina precipitata della funivia del Mottarone

A poche settimane dal 23 maggio, quando saranno trascorsi tre anni dall'incidente che causò la morte di 14 persone, l'impianto funiviario del Mottarone è stato dissequestrato.

Nelle scorse ore, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Verbania e della stazione di Stresa, su delega del gip di Verbania, hanno notificato al Comune di Stresa, alla Regione Piemonte e al liquidatore della società Ferrovie del Mottarone, che aveva in gestione l'impianto, il provvedimento con cui l'impianto era stato posto sotto sequestro dopo l'incidente.

La richiesta di dissequestro era stata avanzata dall'avvocato Riccardo Tacca, legale che rappresenta il Comune di Stresa, nel corso dell'udienza preliminare dello scorso 23 aprile. Il processo riprenderà il prossimo 21 maggio, sempre con l'udienza preliminare: in quella data, su richiesta del gup Rosa Maria Fornelli gli avvocati degli imputati dovranno presentare in eventuali richieste di riti alternativi per i propri assistiti.

Nel settembre scorso la Procura aveva chiesto il processo per 8 indagati: due società, Leitner e Ferrovie del Mottarone, e sei persone, Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio, direttore d'esercizio, Gabriele Tadini, capo servizio, Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, la società altoatesina incaricata della manutenzione, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabanser, responsabile del customer service,