
Se la protesta non basterà a intavolare nuovi confronti la Filcams Cgil ha già annunciato azioni più incisive
Le due facce di Malpensa: da una parte lo scalo sempre più immerso nel clima estivo, affollato di passeggeri, in coda ai check-in, pronti a partire per le vacanze, dall’altra i lavoratori che protestano per ottenere il rispetto dei diritti acquisiti, in questo caso l’erogazione dei buoni pasto e il trattamento del lavoro domenicale, contro il dimezzamento della maggiorazione. È quanto si è visto in aeroporto dove il personale addetto alle pulizie, la maggior parte lavoratrici, ha dato vita ad un corteo di protesta, con cartelli e fischietti, per farsi sentire, promosso da Filcams Cgil Varese e dal sindacato di base Adl.
Spiegano da Filcams Cgil Varese: "Sappiamo che la committente Sea con lo scopo di garantire una sostenibilità sociale e un proseguo dell’appalto delle pulizie senza conflittualità e vertenze sindacali, ha elargito un aumento/adeguamento contrattuale straordinario agli appaltatori, i quali avrebbero dovuto garantire l’erogazione di un buono pasto elettronico giornaliero a tutti i loro dipendenti impiegati nell’appalto con decorrenza dal 1° gennaio 2025". Invece, continua il sindacato "ad oggi i dipendenti di Dussmann Service non hanno ricevuto nessun buono pasto, mentre Spd li ha erogati solo ai dipendenti che hanno firmato per accettazione un accordo integrativo sottoscritto da altre sigle sindacali".
Da Filcams Cgil si fa inoltre rilevare: "Per quanto a nostra conoscenza Sea aveva previsto e chiesto agli appaltatori di erogare un buono pasto, senza vincolare lo stesso a condizionalità prestabilite o particolari. Dussmann Service, come ha già fatto Spd, vuole approfittare dei soldi erogati da Sea, per speculare sull’importo del buono pasto (individuato unilateralmente in 5,20 euro giornalieri) e la maggiorazione del lavoro domenicale, abbassata al 15%, nonostante sentenze consolidate dei giudici del lavoro hanno fissato tale soglia al 30%". Conclude il sindacato: "Dussmann Service deve riaprire il tavolo delle trattative con le organizzazioni sindacali più rappresentative per definire un importo congruo relativo al buono pasto giornaliero da erogare a tutti i suoi dipendenti, senza se e senza ma. È ora di dire basta alle speculazioni e ai ricatti su lavoratrici e lavoratori".Se non si torna al tavolo pronti allo sciopero nel periodo estivo, quello di maggior traffico.