ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Domenica Russo, la maestra morta e le colleghe in lacrime: “Racconterai in cielo l’amore per il lavoro”

Cazzago Brabbia, migliaia di pensieri e vicinanza alla famiglia ma viene sottolineato che è una vittima del lavoro e su questo fronte si apre la rivendicazione di maggiori tutele

Domenica Russo la maestra di 43 anni morta nell’incidente di lunedì scorso mentre accudiva la scolaresca al rientro da una gita

Domenica Russo la maestra di 43 anni morta nell’incidente di lunedì scorso mentre accudiva la scolaresca al rientro da una gita

Cazzago Brabbia (Varese), 23 maggio 2025 –  Le distanze geografiche da nord a sud sono annullate nei tanti messaggi di cordoglio espressi nella grande comunità social che sta condividendo il dolore per la morte della maestra Domenica Russo. Soprattutto pensieri di docenti, da Milano a Catania, che in questi giorni segnati dalla tragica morte di Domenica Russo riflettono sul loro lavoro dando voce alle difficoltà con cui si confrontano quotidianamente, a dare forza è sempre la passione di educare, come faceva la maestra Domenica, il cui regalo più bello era il sorriso.

Domenica Russo, “una morte sul lavoro”, per Clelia Cosenza, di Nerviano, per oltre quarant’anni insegnante, ora in pensione, che sul suo profilo social l’altro giorno ha dato il primo importante contributo alla riflessione, sottolineando: “Le uscite scolastiche costituiscono un impegno non indifferente, molto più delle giornate trascorse in classe, una grande responsabilità. Lavoro dunque, non gita. Si parli dunque per cortesia correttamente di morte sul lavoro, per rispetto della maestra Domenica”. Pensieri quelli di Clelia Cosenza che stanno ricevendo molte condivisioni, gli insegnanti si ritrovano in quelle parole, specchio fedele del loro lavoro. Da nord a sud, un Paese che si ritrova unito nel cordoglio per “la morte sul lavoro” della collega Domenica.

Il post di Tina Naccarato, insegnante, dedicato alla maestra, è stato condiviso dal gruppo social ProfessioneInsegnante.it, ha scritto “ Avevi poco più di 40 anni e un figlio, forse una figlia, piccolo/a. Eri una delle tantissime maestre che scelgono di lasciare il sud per inseguire una passione e un lavoro. Una delle tante insegnanti oggetto di innumerevoli critiche”. Continua “Ti eri seduta davanti, come faccio sempre pure io, forse come me pensando ai bambini con mal d’auto, coi sacchetti pronti per ogni eventuale nausea... Per accompagnarli, come tante maestre, senza essere pagate, senza tutele, senza un buono pasto, senza riposo da trasferta. Per i bambini. La tua vita é finita tra le lamiere. Riposa in pace anima bella. Crudele per te la vita. Da qualche parte in cielo racconterai che hai fatto il lavoro più bello del mondo, raccogliendo angoli di stelle per il prossimo lavoretto... Che le maestre non buttano via niente”.

Anche il movimento “Non una di meno” di Milano con un post riflette: “Era un’insegnante del Sud, come tante, costrette ad emigrare per poter lavorare. Domenica Russo non è mai più tornata a casa perché è morta in un incidente. È l’ennesima morte sul lavoro”. Continua la riflessione sottolineando che gli insegnanti sono sfruttati, sottopagati: “...Su di noi pesa tutta la responsabilità della scuola pubblica che sennò crollerebbe. Ora che Domenica Russo è morta sentiamo solo parole di cordoglio...Il vostro cordoglio non ci interessa! Noi vogliamo stipendi più alti, rispetto e sicurezza sul lavoro”.

Cordoglio ha espresso il sindaco di Portici Enzo Cuomo: “La nostra Comunità piange per la morte di una figlia di Portici trasferitasi al nord per inseguire il Suo sogno di insegnare ai più giovani che tanto amava. Nika, Domenica Russo, credeva nella scuola inclusiva e si è formata nella nostra Città per poi lasciare Portici e trasferirsi al Nord. Aveva sempre il sorriso e per il ponte del Primo Maggio era tornata nella nostra Città in vacanza. Un tragico incidente l’ha strappata alla vita, proprio mentre era con i Suoi amati studenti in una gita scolastica. Ai familiari di Nika il cordoglio e la vicinanza della nostra Comunita”.

Oggi a Cazzago Brabbia si terrà il primo incontro con i genitori degli alunni come prevede il progetto di sostegno psicologico per superare il trauma dell’associazione Emdr Italia che nei prossimi giorni coinvolgerà i bambini.