
Domenica Russo, 43 anni, la maestra morta nello schianto del bus
È una vittima del lavoro, Domenica Russo, 43 anni, la maestra deceduta nell’incidente stradale di lunedì pomeriggio avvenuto sulla Pedemontana mentre con i suoi alunni della scuola Pascoli di Cazzago Brabbia rientrava in pullman dalla gita scolastica. "Il suo nome – dice Michele Maglione, segretario generale di Flc Cgil Varese (il sindacato che si occupa del personale della scuola) – si aggiunge al drammatico elenco dei lavoratori che fino ad oggi hanno perso la vita sul posto di lavoro". La tragedia della maestra invita a riflettere. Spiega Maglione: "Pensiamo alla sua storia, per molti aspetti simile a quella di molti insegnanti che dal Sud sono arrivati al Nord per costruirsi un futuro non precario, Domenica Russo aveva studiato, aveva fatto sacrifici, poi il trasferimento, dopo vari incarichi precari il posto di ruolo. Di colpo il dramma, vittima anche lei del lavoro".
L’elenco tragico delle vittime non si arresta, prosegue il segretario di Flc Cgil Varese:"Si continua a morire, nonostante l’impegno del sindacato a sollecitare prevenzione e a promuovere formazione. Lo facciamo anche nella scuola dove operatori scolastici e docenti hanno una copertura assicurativa minima in caso di infortuni quindi devono ricorrere ad inizio anno scolastico ad un’assicurazione aggiuntiva privata pagando di tasca propria. Una situazione che va sanata".
Spiega ancora l’esponente sindacale: "Domenica Russo nella giornata di lunedì era in servizio con altre colleghe per accompagnare le classi della scuola di Cazzago Brabbia in gita. Un compito extra, non retribuito, per il quale si è messa a disposizione. Pensiamo a quali responsabilità si prende un docente nell’accompagnare gli alunni in gita, dai bambini agli studenti delle superiori, un servizio che viene garantito e che non è retribuito, né riconosciuto come straordinario. Sono lacune gravi. Quando si parla di gite scolastiche la maggior parte delle persone pensa che per gli insegnanti siano giornate di svago, non è così sono iniziative didattiche che implicano grandi responsabilità senza riconoscimento economico. La morte della maestra deve essere un punto di partenza per trovare soluzioni".