
L’installazione di un cartello che annuncia la zona a controllo del vicinato A Busto Arsizio sono già attivi quindici gruppi
L’appello è lanciato direttamente dalla polizia locale ai cittadini: "Aderisci anche tu all’attività di controllo del territorio". Sulla pagina social l’invito, spiegano dal comando bustese, è rivolto a "una sorveglianza che favorisce la coesione sociale e il senso di comunità, non servono gesti d’eroismo e non sono previsti pattugliamenti", quindi sottolinea il comando, "una tempestiva segnalazione può aiutare il nostro vicino in difficoltà". In città sono già attivi una quindicina di gruppi di Controllo di vicinato, l’obiettivo ora è di aumentarne la presenza dal momento che è un valido strumento di prevenzione, grazie alla collaborazione tra residenti e forze di polizia.
Nel mese di dicembre, la polizia locale ha organizzato cinque incontri nei vari rioni per fornire informazioni sul servizio e insieme avvicinare le persone all’attività, utile a promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i residenti, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone, furti e truffe. A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione: nessuno meglio di chi risiede può conoscere la zona e accorgersi tempestivamente di presenze sospette. Quindi se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” possono essere limitati. E preziosa sarà “la segnalazione tempestiva” come si sottolinea nel volantino sulla pagina social.
Il tema sicurezza, negli ultimi tempi a causa di alcuni gravi episodi che hanno coinvolto giovanissimi, risse e una violenza sessuale, vittima una quattordicenne soccorsa dalla polizia locale, è stato al centro dell’attenzione, con confronti istituzionali e proposte, per rispondere alla preoccupazione dei cittadini.
Per quanto riguarda la polizia locale bustese, va ricordata l’inaugurazione a maggio della nuova centrale operativa al comando ai Molini Marzoli, che si avvale dell’intelligenza artificiale: un progetto innovativo, del valore di 180mila euro, finanziato dal Fondo unico Giustizia con un contributo di 70mila euro, che permette l’attività di controllo del territorio attraverso un unico sistema che connette diversi strumenti tecnologici (telecamere di contesto, varchi Ocr, varchi Ztl, impianto radio, piattaforme di diversi enti, tra cui l’anagrafe nazionale della popolazione residente). La centrale è collegata alle altre forze di polizia e alla Questura di Varese e utilizza l’Intelligenza artificiale, addestrata per prevedere in tempo reale situazioni di irregolarità o eventi particolari e permettere agli operatori di intervenire tempestivamente.