
Il tentativo di salvataggio della donna morta dopo la caduta dalla barca sul lago di Como a Lezzeno
Si è tuffato nel lago e non è più riemerso. Raccontano così i testimoni che hanno assistito alla scena nel pomeriggio di ieri a Castelveccana. Protagonista un 21enne che si è immerso nelle acque del Lago Maggiore in località Caldé. Subito è scattato l’allarme, la macchina dei soccorsi si è messa in moto. Intorno alle 16 sono giunti sul posto i vigili del fuoco alla ricerca del ragazzo. Hanno operato un battello pneumatico con a bordo i soccorritori acquatici, l’elicottero Drago 153 del Reparto Volo Lombardia e i sommozzatori del Nucleo regionale. Impegnati nell’intervento anche gli uomini della Guardia Costiera del Lago Maggiore e gli operatori del Soccorso sanitario. Le operazioni di ricerca sono proseguite senza sosta per tutto il pomeriggio: alle prime ore della sera la ricerca non aveva avuto esito. Non è la prima volta che il nome di Caldè finisce nelle cronache estive per episodi che riguardano proprio la zona delle Fornaci, un ex impianto industriale adibito alla produzione della calce, dismesso da decenni e situato in riva al lago. L’area, nonostante sia privata e interdetta al pubblico, è spesso frequentata da giovani incuranti delle recinzioni ma nasconde più di un’insidia.
Nel pomeriggio un’altra tragedia sul lago di Como. A Lezzeno una donna di 77 anni, Mariangela Botta, di Cadorago, è caduta da un’imbarcazione. Quando è stata recuperata dai vigili del fuoco in località Casate era in arresto cardiaco. I soccorritori dei vigili del fuoco si sono tuffati in acqua con barella galleggiante e attrezzature specifiche per il soccorso acquatico, raggiungendo la donna per coadiuvare il personale sanitario del 118, già intento nelle manovre di rianimazione cardiopolmonare con medico e infermiere. La donna, ancora in condizioni critiche, è stata caricata sull’imbarcazione dei vigili del fuoco e trasportata verso un punto di estrazione prestabilito, dove attendeva l’elisoccorso.
Durante la navigazione, il personale ha continuato a supportare l’équipe sanitaria del 118 nelle manovre rianimatorie ma poi in serata è stato dichiarato il decesso della donna. Momenti di tensione ieri anche sul lungolago di Iseo poco dopo le 18, quando una 57enne residente nel Bresciano è stata recuperata in condizioni critiche dalle acque del Lago d’Iseo.
La dinamica, ancora da chiarire, sarebbe legata a un malore avvenuto durante una sessione di allenamento in vista di una prossima gara di nuoto in acque libere. In acqua con lei c’erano altri atleti. La centrale operativa del 112 di Brescia è stata allertata da diverse telefonate che segnalavano una persona in evidente difficoltà in acqua, non lontano dal centro del paese e dal lido dei Platani. La donna è stata portata a riva, dove sono iniziate immediatamente le manovre di rianimazione. Dopo diversi minuti è stata trasferita in eliambulanza e trasportata in ospedale in codice rosso ma è stata dichiarata morta in serata.