ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Calore bio per la scuola. Nuova centrale in arrivo

Luvinate, pure il municipio sarà riscaldato con impianto a combustile naturale. Il sistema di riscaldamento prevede anche l’abbattimento delle polveri sottili.

I lavori di scavo per i collegamenti con la nuova centrale a biomassa

I lavori di scavo per i collegamenti con la nuova centrale a biomassa

Il comune e la scuola a Luvinate saranno riscaldati dal calore portato dalla nuova centrale a biomassa. Nei giorni scorsi sono stati avviati i lavori di scavo delle nuove tubazioni per i collegamenti. Quindi si procederà con il ripristino del ciottolato su marciapiedi e ingressi nell’area di Comune, Scuole, Poste e con l’asfaltura della strada manomessa. Un mese fa sono arrivate le nuove caldaie dall’Austria e collocate all’interno della centrale, realizzata sul lato della piazza del paese.

Per il comune di Luvinate si tratta di un progetto innovativo che ha ottenuto un finanziamento di 700 mila euro dalla Direzione generale Ambiente di Regione Lombardia attraverso il bando "sostegno alla realizzazione di impianti locali, piccoli ed innovativi, alimentati a biomassa, che siano ad altissima efficienza energetica e ad impatto emissivo minimo".

Per gli impianti a biomassa l’amministrazione comunale ha scelto di avvalersi della tecnologia austriaca. Le strutture, realizzate sul luogo, in Austria, dal peso di 21 quintali l’uno, sono state trasportate con camion speciali a Luvinate, con partenza da Hofkirchen an der Trattnach, comune di 1200 abitanti nel distretto di Grieskirchen, in Alta Austria. Da sottolineare che i sistemi di riscaldamento, di ultima generazione, consentiranno l’abbattimento delle polveri sottili, riducendo in modo sensibile anche quelle che normalmente provocano le normali caldaie a metano di case ed edifici.

Importante il "combustibile", presente sul territorio: sarà infatti usata legna del Campo dei Fiori grazie agli interventi di sistemazione forestale promossi da Asfo Valli delle Sorgenti, l’associazione voluta da Comune di Luvinate e Parco Campo dei Fiori per unire le proprietà pubbliche e private del bosco, combattere il frazionamento fondiario e attivare una gestione dei boschi dopo decenni di abbandono. In questo senso si sta lavorando anche per la messa in pratica di un primo "Accordo di Foresta", un altro passo importante per la tutela del patrimonio naturale locale.

Un bosco curato è più bello e protegge le comunità a valle in caso di eventi meteo estremi. Inoltre parte della legna rimossa, nel caso di Luvinate, potrà rimanere sul territorio, per essere utilizzata nel riscaldamento degli edifici pubblici.