
Il cantiere della nuova scuola media su viale Gavazzi a Melzo finanziato con i fondi del Pnrr
Nuova scuola media, gli intoppi dell’avvio sono alle spalle, cantiere avanti a tutta. Il corpo di fabbrica a tre piani, affacciato su viale Gavazzi, che ospiterà la nuova scuola del circolo Ungaretti svetta ormai completo, le imprese stanno dedicandosi ai primi interventi per le facciate. La fase finale sarà per allestimenti, arredi, dotazioni: si va a realizzare una struttura sostenibile e con spazi flessibili e ‘aperti alla città’.
Un nuovo e - si pensa - ultimo aggiornamento del cronoprogramma è in arrivo. L’ipotesi, quella di una fine dei lavori nel prossimo marzo. Il sospirato ingresso delle classi potrebbe avvenire nel settembre successivo. Ma i condizionali sono d’obbligo. La prima stagione dei lavori, iniziati nel giugno 2023, è proseguita ad ostacoli: uno stop per le bonifiche dall’amianto post demolizioni, un secondo, lungo, per la necessità imprevista di rimuovere una cisterna interrata. Un anno di ritardo. "Ora tutto procede – così Lino Ladini, vicesindaco e assessore all’Edilizia scolastica –. I tempi, peraltro, sono dettati dal Pnrr". Il cantiere dell’opera si estende lungo viale Gavazzi, a ridosso dell’area che già ospita la primaria Ungaretti e sul sito che, per molti anni, ospitò locali comunali e la vecchia sede del centro diurno disabili. Il progetto della scuola ha già qualche anno di vita, così come il salvadanaio da 5 milioni di euro destinato all’opera.
Una volta completato l’edificio, elementari e medie andranno a costituire una sorta di “piccolo campus“ scolastico a servizio del quartiere. Non è, quello della media, l’unico cantiere aperto nell’estate melzese. Proseguono i lavori alla palestra di via De Amicis, altro cantiere sfortunato, ma che ha infilato la via della conclusione. E sono iniziati, al liceo scientifico Giordano Bruno e all’Ipsia Majorana, importanti lavori nelle palestre, frutto di un finanziamento di Città Metropolitana per oltre 700 mila euro. "Al liceo – spiega Ladini – andiamo a realizzare una rampa per disabili nella parte tribune e interventi di isolamento acustico. Più avanti sarà rifatta anche la pavimentazione". All’Ipsia invece mano al nuovo tetto, "un intervento da tempo atteso causa un annoso problema di infiltrazioni".
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