R.F.
Cronaca

Amine annegato nel Verbano: “Vedeva nella maturità un traguardo. Sui banchi e in campo metteva grinta e voglia”. Raccolta fondi per il rimpatrio

Sportivo, con la testa sulle spalle, per aiutare la famiglia nel tempo libero dalla scuola lavorava in una pizzeria mentre sognava quel diploma per inserirsi nel mondo del lavoro. Ora scatta la mobilitazione: l’obiettivo è raggiungere la cifra di 5mila euro necessaria per il trasporto in Marocco, paese d’origine e la tumulazione della salma

Amine

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Varese – “Amine se lo merita”, è un breve post sulla pagina social che accompagna l’invito ad aderire alla raccolta di fondi per aiutare la famiglia del ragazzo, morto annegato nel tardo pomeriggio di domenica, colto da malore mentre nuotava nelle acque del Verbano a Ispra, dove da tre anni viveva con lo zio paterno, mentre i genitori e i tre fratelli erano rimasti a Battipaglia. Chi l’ha scritto conosceva bene Amine (nella foto), pieno di vita, sportivo, con la testa sulle spalle, che per aiutare la famiglia nel tempo libero dalla scuola lavorava in una pizzeria mentre sognava quel diploma per inserirsi nel mondo del lavoro. “Amine se lo merita” è il pensiero di chi l’ha conosciuto e ora ne conserva il ricordo con dolore per la sua morte improvvisa, è un grande vuoto quello che ha lasciato.

Ieri avrebbe compiuto 21 anni, sorridente come sempre seduto al suo posto, sarebbe stato impegnato nella seconda prova della maturità. Un traguardo importante, il diploma all’Isis Newton di Varese, dove aveva frequentato l’indirizzo per elettricisti. Due docenti, il coordinatore della classe Natalino Carelli, allenatore della squadra di calcio dell’istituto, la 5ª AIME che ha vinto di recente il torneo nel quale Amine è stato premiato come miglior giocatore e il professor Gianfranco Maniscalco hanno deciso di aiutare la famiglia.

Quindi hanno promosso due raccolte fondi, una tra i compagni e una sulla piattaforma GoFundMe, l’obiettivo raggiungere la cifra di 5mila euro necessaria per il trasporto in Marocco, paese d’origine e la tumulazione della salma. “La sua vicenda ci ha molto addolorato – dice Carelli – Amine era un ragazzo esuberante, però teneva alla scuola e voleva terminare il suo percorso di studi. Vedeva l’esame di maturità come il mezzo per dare una svolta alla sua vita, non semplice. Sui banchi come in campo ci metteva grinta e voglia”. E grande è la solidarietà, ieri erano già stati raccolti oltre 4 mila euro.