Morto Enzo Garinei, una famiglia sul palco: il fratello Pietro e il figlio Andrea

Grande carriera anche per il fratello Pietro, autore e impresario di riviste e commedie musicali. Cinema, invece, per Andrea, morto 50enne

Enzo Garinei e il fratello Pietro

Enzo Garinei e il fratello Pietro

Autore e impresario italiano di riviste e commedie musicali, Pietro Garinei, fratello di Enzo, è nato a Trieste nel 1919. Ha lavorato in coppia con Sandro Giovannini, con il quale ha debuttato nel 1944 con "Cantachiaro", replicandone la formula in "Soffia, so'" (1945): erano riviste nelle quali sketch e coreografie venivano sostenuti da un esile filo conduttore. Nel 1952, con "Attanasio cavallo vanesio", il passaggio alla commedia musicale, di derivazione americana, ma  italiana nelle ambientazioni e nei personaggi.

Fra le più note: "Giove in doppiopetto" (1954), "La Granduchessa e i camerieri" (1955), "Buonanotte Bettina" (1957), "Un trapezio per Lisistrata" (1958), "Rinaldo in campo" (1961), "Rugantino" (1962), rappresentato in italiano a Broadway, "Ciao Rudy" (1965) e "Aggiungi un posto a tavola" (1974). Dopo la morte di Giovannini, nel 1977, Pietro Garinei ha continuato la carriera in giro per i teatri italiani, realizzando spettacoli come "Bravo!" (1980), "I sette re di Roma" (1989), "Bobby sa tutto" (1995), "Vacanze romane" (2004). E' morto a Roma nel 2006. 

Il figlio Andrea, invece, è morto a 50 anni ancora da compiere, nel 2016. Attore, Due le principali apparizioni al cinema, ne "Il Camorrista" di Giuseppe Tornatore, pellicola del 1986 con Ben Gazzara e in "Demoni 2", del regista di horror e thriller all'italiana Lamberto Bava, anche lui per altro figlio di un'altra leggenda, l'altro regista Mario Bava. In teatro, invece, era stato diretto dal padre negli spettacoli "Scusi, lei ci crede ai miracoli" e "Ma va all'inferno".