
Quasi quattromila i visitatori arrivati nei 33 giorni di apertura. Profonda la soddisfazione dei vertici della Fondazione Cosway.
Sono stati quasi quattromila i visitatori complessivi della mostra “Le Donne di Casa Manzoni”, allestita negli spazio della Fondazione Cosway di via Gorini 10 dal 15 novembre al 26 gennaio scorso. Un successo. Di questi quattromila circa ottocento sono stati studenti, con trentanove classi delle scuole elementari, medie e superiori. Tutti gli ospiti hanno potuto scoprire il volto più umano di Manzoni, indagando le figure femminili che hanno popolato il suo mondo e quello dei suoi libri. L’affluenza è stata costante nel corso dei trentatrè giorni di apertura al pubblico, con visitatori in arrivo da tutta la Lombardia e non solo. "La missione che Maria ci ha assegnato vede in primis l’educazione e quindi penso che il successo di questa terza mostra che ha visto un fortissimo coinvolgimento delle giovani generazioni sia qualcosa di cui Maria sarebbe contenta – ha commentato il presidente della Fondazione Cosway, Francesco Chiodaroli -. La mostra ha visto la partecipazione delle scuole, ma anche la collaborazione degli allievi del liceo Piazza; ha visto la presenza di ragazzi con neurodivergenze della Fondazione Danelli, che si sono resi disponibili a fare visite guidate per il pubblico e quella degli allievi del Clerici, che hanno organizzato rinfreschi per la Cena manzoniana di beneficenza e per altri eventi collaterali alla mostra. Ne sono davvero felice".
Il modello di sinergia sperimentato con la mostra dedicata a Maria Cosway e con quella sul Bergognone, si è affinato e ha ottenuto risultati di assoluto rispetto con la mostra sulle Donne di Casa Manzoni, che è stata corredata anche da tanti eventi: una cena di beneficenza, due concerti di musica antica, la presentazione di un libro, la Cena Manzoniana, la visita della ministra Locatelli. A rendere possibile questa serie di eventi sono stati collaboratori e sponsor. "La rinascita del Polo culturale Maria Cosway è un successo di questo territorio e di questa comunità fertile e dimostra come quando ci si mette insieme e ognuno svolge al meglio il suo compito, si possono ottenere grandi risultati – ha aggiunto il vicepresidente della Fondazione Cosway, Luca Marcarini, che ha curato la mostra - . Esprimo una grande soddisfazione per la partecipazione a diversi livelli - sia attiva che di fruizione - e sottolineo come il patrimonio di Maria Cosway, che è a disposizione della città, consenta la creazione di percorsi legati alla sua vita e anche ai rapporti e alle relazioni che ha avuto con altri soggetti". "Inoltre – ha concluso Marcarini –, il patrocinio ottenuto dalla Presidenza del Consiglio, arrivato anche con l’approvazione del ministero della Cultura, ha evidenziato l’elevato valore scientifico e culturale della mostra".