Zeiss assumerà ancora sul territorio

Il colosso ha due stabilimenti a Castiglione (occhiali da sole) e Cassano Magnago (laser). "Pronti ad investire"

Migration

di Gianluca Brambilla

In un territorio che ospita in media cinquanta imprese per chilometro quadrato, non è difficile trovare grandi marchi internazionali che hanno scelto di operare proprio nel Varesotto. Tra loro c’è anche il gruppo Zeiss – leader mondiale in ambito tecnologico per la produzione di prodotti ottici, meccanici ed elettronici – che ha due stabilimenti anche a Cassano Magnago e Castiglione Olona. "Il rapporto con il territorio è molto forte. Quasi tutti i nostri dipendenti provengono dal Varesotto – conferma Michele D’Adamo, amministratore delegato di Zeiss Italia –. Abbiamo quasi 500 persone che lavorano in quei due stabilimenti. Lo scorso anno abbiamo aggiunto trenta nuovi posti di lavoro e credo che faremo lo stesso anche quest’anno".

Dottor D’Adamo, quali sono i punti di forza dei vostri stabilimenti del Varesotto?

"A Castiglione Olona abbiamo una grande produzione di lenti da sole che non finiscono solo sul mercato italiano, ma in tutto il mondo. Vengono utilizzati dai principali brand di lusso, sport e moda. A Cassano Magnago invece produciamo macchine “a raggi X“ per fare controllo di qualità tridimensionale. Si tratta di una tecnologia all’avanguardia, che permette di guardare dentro un prodotto, per esempio i cerchioni delle auto, per cercare difetti di fabbricazione e scartare i prodotti difettosi".

Qual è il vostro legame con il territorio?

"Ci siamo insediati in provincia di Varese nel 2005 e da allora abbiamo stretto un forte legame con questo territorio. D’altra parte Zeiss è proprietà di una fondazione che ha fatto della responsabilità sociale verso i dipendenti e le comunità nei quali opera uno dei punti fermi del suo statuto. Uno degli esempi più recenti del nostro impegno riguarda Campo dei fiori: dopo l’incendio del 2017 abbiamo donato al parco centinaia di nuovi alberi da piantare. Non solo: da qualche anno stiamo cercando di ridurre al minimo anche il nostro impatto ambientale sul territorio. Dal 2020 l’energia che alimenta i nostri stabilimenti proviene al 100 per cento da fonti rinnovabili. L’obiettivo del nostro gruppo è di arrivare alla “neutralità carbonica“ entro il 2025".

Quali sono le prospettive di sviluppo per il prossimo futuro?

"L’ultimo anno – che ha coinciso con il 175esimo anniversario del nostro gruppo – abbiamo registrato il nostro miglior risultato di sempre: 7,5 miliardi di fatturato. Perciò è naturale che iniziamo il 2022 con grande ottimismo. Confesso, però, che c’è un po’ di preoccupazione dovuta soprattutto al caro bollette. Noi non siamo un’azienda “energivora“, ma questi aumenti pesano tanto sui conti delle imprese. Soprattutto se aggiungiamo anche gli aumenti dei prezzi delle materie prime e i ritardi della logistica".

Ci sono nuovi prodotti in arrivo?

"Il nostro gruppo investe il 13% del fatturato in ricerca e sviluppo, perciò ci sono sempre novità in arrivo. L’innovazione è un pilastro della nostra strategia. Non posso ancora rivelare i nuovi prodotti a cui stiamo lavorando, ma nei prossimi mesi ci saranno alcune novità molto interessanti. Per fare un esempio, negli ultimi anni abbiamo lavorato a una nuova tipologia di laser per gli interventi di micro chirurgia, uno dei campi più innovativi dell’industria 4.0".