
La funzione della vitamina K nel nostro organismo è di importanza cruciale
La vitamina K è meno conosciuta rispetto ad alcune sue colleghe, ad esempio la vitamina C o B, ma la sua funzione nel nostro organismo è di importanza cruciale: ad esempio, svolge un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue e nel fissare il calcio nelle ossa, contrastando l’osteoporosi. Per fortuna è presente in molti alimenti comuni nella dieta quotidiana, per cui è sufficiente seguire un’alimentazione sana e variata per assicurarsene il corretto apporto. Il suo nome scientifico è naftochinone: la vitamina K è una sostanza liposolubile, che si scioglie cioè nei grassi. Viene quindi trasportata nell’organismo dai grassi alimentari, immagazzinata nel fegato e rilasciata poi gradualmente quando il corpo ne ha bisogno: questo significa che non occorre assumerla quotidianamente con il cibo, ma può essere conservata come scorta e messa a disposizione dell’organismo quando occorre. La dose consigliata negli adulti è di circa 90- 140 microgrammi al giorno e questo quantitativo è coperto senza difficoltà da una dieta sana e variata. In base alle sue funzioni e alla modalità di assorbimento, la vitamina K è suddivisa in tre distinte tipologie: K1, o naftochinone, interviene nei processi di coagulazione del sangue e ha origine vegetale; K2, o menachinone, contribuisce all’assorbimento del calcio ed è fondamentale per la salute delle ossa. Ha origine batterica ad opera della microflora intestinale; K3, o menadione idrosolubile, è di origine sintetica e si trova nei farmaci e negli integratori che si assumono soprattutto per regolare i processi di coagulazione del sangue. La lettera K che la contraddistingue viene dal danese Koagulation vitamin e indica già a colpo d’occhio la sua funzione principale: la vitamina K1 regola infatti la produzione dei fattori di coagulazione del sangue da parte del fegato, tra cui in particolare, la protrombina. Questa e altre e proteine, attivandosi secondo una precisa sequenza di reazioni chimiche, portano alla formazione dei coaguli, grazie ai quali si ferma un’emorragia: senza questo processo basterebbe una piccola ferita per provocare emorragie anche molto gravi. La vitamina K2, invece, è di grande importanza per l’attivazione della proteina chiamata osteocalcina, fondamentale per il corretto assorbimento del calcio e per avere quindi ossa sane e robuste. Non solo: la vitamina K2 guida il calcio dove deve stare, rinforzando lo scheletro, ma lo tiene lontano dalle arterie, dove potrebbe causare aterosclerosi e problemi cardiovascolari.