
L’urbanista racconta il progetto che riqualificherà l’intero quartiere Bisceglie "La sfida è rendere accessibile l’eccellenza proponendola a prezzi sostenibili".
L’architetto e urbanista di fama mondiale, Mario Cucinella, per vivere ha scelto la sua Bologna, ma in giro per il mondo disegna quartieri e città.
SeiMilano nel quartiere Bisceglie: ci racconti la sfida della nuova forma dell’abitare che ha progettato nella periferia di Milano.
"La mia sfida è costruire e ricostruire dentro la città esistente. Ogni spazio in trasformazione, come l’area di SeiMilano, non è altro che un tassello che ridisegna un grande spazio bisognoso di rinnovamento, in termini di senso e contemporaneità. Perciò ritengo che l’inserimento di un progetto di questa entità, che aggrega funzioni diverse, all’interno di un tessuto urbano in sofferenza, sia anche un modo di prendersi cura della città".
Come sono cambiate le città?
"Questo nostro tempo ci pone davanti a delle scelte dalle quali non possiamo esimerci.
Bisogna pensare ad un modello di città che metta in dialogo fra loro gli spazi abitativi e quelli aperti e pubblici, creando un modello di sviluppo urbanistico caratterizzato da una ritrovata simbiosi fra architettura e paesaggio. A SeiMilano, la risposta è stata realizzare una città-giardino, con un parco abitato aperto alla comunità, dove si possa vivere la città in modo diverso".
Lei dice che quasi mai torna a vedere quello che ha progettato: perché?
"Perché per me la sfida è tutta prima, nel riassegnare e affermare nuovi significati a spazi
che, in attesa di essere trasformati, soffrono quasi di uno “spaesamento”. Penso che
dovremmo recuperare l’immaginazione e tornare a coltivarla per riuscire a dare nuova vita
a tanti luoghi delle nostre città".
In questi ultimi anni, soprattutto dopo gli anni della pandemia, si parla sempre più spesso di "emergenza abitativa", lei come la affronterebbe?
"Sul tema dell’accesso alla casa si gioca una partita importante, che non si può delegare al
privato, ma sulla quale il pubblico deve tornare ad avere un ruolo di calmierazione. Con il
progetto di SeiMilano si è cercato di dare una risposta a questa emergenza, offrendo appartamenti a prezzi che vanno dai 3.700 euro al metro quadro per l’edilizia libera ai 2.800 euro per quella convenzionata. Solo così si crea vero valore sociale: rendendo accessibile l’eccellenza, proponendola a prezzi sostenibili".
In che modo i palazzi nel quartiere di Bisceglie rispondono alla richiesta di maggiore interazione tra lavoro, famiglia e vita sociale?
"L’idea è stata quella di far dialogare gli spazi privati con quelli comuni: ad esempio, al piano terra degli edifici abbiamo creato delle aree per il coworking che garantiscono la privacy e la concentrazione necessarie per lavorare, evitando di dover fare le call in cucina mentre i figli corrono per casa o di dover prendere l’auto per raggiungere l’ufficio. Abbiamo garantito degli spazi accessori che permettono di organizzare la vita in maniera diversa".
Altro tema importante: le periferie.
"In città nelle quali i centri diventano sempre più esclusivi, le periferie ci offrono grandi opportunità perché ci aiutano a immaginare un nuovo modo di abitare. A SeiMilano abbiamo realizzato un micro-quartiere nel quartiere, frammentando lo spazio costruito per favorire la permeabilità fra il parco, le residenze tutte collegate da zone pedonali, gli spazi pubblici e privati e il resto della città. Un modello bello e di qualità, che pone grande attenzione anche al tema dell’abitare contemporaneo".
Qual è la sfida della rigenerazione urbana?
"La sfida che la rigenerazione urbana ci pone è quella di creare un ambito urbano d’eccellenza in cui mettere al centro le persone e i loro bisogni. È necessario prendersi cura della comunità, tornando a far vivere luoghi capaci di portare valore sociale".
Anna Giorgi