Sigmund Freud University. Formare psicologi per il mondo che cambia

In un’epoca segnata da nuove fragilità, e opportunità, il percorso in Psicologia richiede metodo, vocazione, visione. A SFU si cresce come studenti e come persone.

In un’epoca segnata da nuove fragilità, e opportunità, il percorso in Psicologia richiede metodo, vocazione, visione. A SFU si cresce come studenti e come persone.

In un’epoca segnata da nuove fragilità, e opportunità, il percorso in Psicologia richiede metodo, vocazione, visione. A SFU si cresce come studenti e come persone.

La scelta di studiare Psicologia non è mai solo una scelta di carriera. Per molti è un’esigenza interiore, il desiderio di capire meglio se stessi e gli altri, di prendersi cura, di dare un senso a una propria sensibilità. Ma è anche – oggi più che mai – scelta concreta, con sbocchi professionali numerosi e in rapida trasformazione. Secondo il IV° Monitor 2023-2024 dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, il 95% dei laureati in Psicologia trova occupazione: dato in crescita costante, che racconta l’evoluzione della professione verso ambiti sempre più ampi e interconnessi. Quando si pensa allo psicologo, si immagina lo studio privato o il consultorio. Ma oggi la Psicologia entra in aziende, scuole, aule dei tribunali, centri sportivi e piattaforme digitali. Ci sono psicologi che si occupano di benessere organizzativo, altri che lavorano con start-up tecnologiche o Ong, altri ancora che progettano servizi per la salute mentale online. È un mestiere ibrido, multiforme, che richiede basi solide e apertura mentale. Per questo la Sigmund Freud University di Milano ha impostato il suo corso di laurea per accompagnare gli studenti dentro la complessità del presente, con attenzione costante alla pratica, alla ricerca e all’innovazione.

Una formazione su misura. Classi piccole, tutoraggio individuale, esercitazioni costanti, tirocinio già dalla triennale e un semestre a Vienna: sono i punti chiave dell’offerta formativa. Ogni studente ha un ruolo attivo, è seguito da docenti e dottorandi, partecipa a simulazioni di colloqui clinici, laboratori e progetti scientifici. Viene formato a leggere i dati, a usare strumenti digitali, a collaborare con équipe multidisciplinari. Studiare Psicologia alla SFU significa entrare nel vivo della professione, anche grazie allo studio degli strumenti d’avanguardia, dal biofeedback alla realtà aumentata. Il semestre obbligatorio a Vienna – dove ha sede la SFU centrale – rafforza il respiro internazionale del percorso, con corsi in inglese e una rete di contatti europei per future collaborazioni professionali e accademiche. Il mondo del lavoro oggi non chiede solo titoli, ma competenze trasversali e flessibilità. E la formazione in Psicologia, se ben strutturata, apre strade molto diverse tra loro: Psicologia clinica e della salute; Psicologia scolastica e dell’età evolutiva; Psicologia del lavoro e delle organizzazioni; Psicologia digitale e progettazione di servizi per il benessere; Psicologia dello sport; Psicologia forense e giuridica; Neuropsicologia e riabilitazione cognitiva; Ricerca, formazione, consulenza, progettazione sociale. Il tutto in un contesto in cui crescono anche le sfide: dalla deregulation del sistema sanitario al boom delle consulenze online, dalle nuove fragilità emotive all’intelligenza artificiale applicata alla salute mentale. Il percorso per entrare in SFU inizia con un colloquio individuale motivazionale: non c’è test d’ingresso standardizzato, ma un dialogo volto a capire interessi, potenziale, motivazione. Le classi sono a numero chiuso, le selezioni fino a esaurimento posti e l’anno accademico inizia a ottobre. È possibile candidarsi da febbraio a settembre, l’estate è il momento ideale per prenotare il colloquio.