
Una lezione in laboratorio dove teoria e pratica si intrecciano da subito
Oggi scegliere un istituto di formazione professionale significa puntare su percorsi concreti e vicini al mondo del lavoro. Le opzioni sono diverse: i corsi IeFP (triennali post-media), gli istituti tecnici e gli ITS Academy (biennali o triennali post-diploma). Tutti hanno un obiettivo comune: costruire competenze realmente spendibili, grazie a laboratori, tirocini e docenti provenienti direttamente dal mondo produttivo. Il monitoraggio 2025 di Indire conferma l’efficacia di questi percorsi: a un anno dal diploma, l’84% degli studenti ITS è occupato, con un 93% che lavora in settori coerenti con il percorso di studi. In alcune regioni, come Veneto e Friuli-Venezia Giulia, la percentuale arriva all’88%. Anche le previsioni Excelsior (2025-2029) indicano una domanda crescente di tecnici specializzati, formati attraverso un apprendimento che unisce teoria e pratica, rispondendo al bisogno di “saper fare”. Gli ITS, in particolare, sono vere e proprie “scuole di mestiere”: prevedono progetti concreti, stage che superano il 30% delle ore totali e un legame diretto con le aziende partner. Non stupisce, quindi, che il loro punto di forza sia l’alto tasso di occupazione e la rapidità: in pochi anni permettono di acquisire competenze solide e inserirsi nel mercato del lavoro. Per orientarsi nella scelta, studenti e famiglie dovrebbero valutare alcuni indicatori chiave: il tasso di placement a un anno dal diploma, la qualità dei laboratori e delle infrastrutture, la solidità della rete di imprese partner e l’allineamento con i fabbisogni del territorio.