Piateda (Sondrio), 15 settembre 2024 – Si è conclusa nel peggiore dei modi, questo pomeriggio, l’escursione ad alta quota per Federica Tonoli, 30enne milanese, appassionata di montagna, che aveva scelto di trascorrere la domenica assieme a due amici organizzando una camminata sul monte del Forno, in Alta Valmalenco al confine fra l’Italia e la Svizzera, la cui cima raggiunge i 3.200 metri d'altezza. La donna, residente a Masate, nell’hinterland del capoluogo lombardo, ha improvvisamente perso l’equilibrio ed è precipitata. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, ogni tentativo di salvarle la vita si è rivelato inutile. Incolumi i due amici, uno di Tirano e l’altro di Morbegno.
È il secondo incidente in meno di ventiquattr’ore, quello di oggi, sulle montagne della Valtellina. Ieri, sabato 14 settembre, nel territorio di Piateda, a perdere la vita Ermanno Molin Pradel, architetto di 57 anni residente a San Donato, hinterland milanese. Il cinquantenne era impegnato in fase discesa, nel primo pomeriggio, sulla cresta della Cima Cigola, a circa 2.600 metri di quota quando ha perso l’equilibrio ed è scivolato. Un volo fatale che non gli ha lasciato scampo. A causare la caduta, con ogni probabilità, il terreno friabile.
Un’escursione riservata ai più esperti
La salita dal passo Cigola, all’omonimo Pizzo, è classificata di difficoltà “ee”, ovvero per escursionisti esperti. Si tratta di itinerari che si affrontano sì senza particolare attrezzatura, ma che presentano qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi, innevati, pietraie e passaggi rocciosi che si superano o aiutandosi con le mani, oppure valutando la roccia prima di appoggiarvi il piede.