
Il presidente della Provincia Davide Menegola a Sankt Moritz
"Non basta collaborare su singole iniziative per poter dire di avere un rapporto. Alla luce delle problematiche che, nostro malgrado, oggi interessano e accomunano i nostri territori, ora abbiamo l’opportunità di scrivere un nuovo capitolo di questa storia comune, di farne una risorsa per il futuro e di costruire un assetto stabile di collaborazione che non sia solo istituzionale, ma anche culturale, sociale e comunitaria", ha dichiarato Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio. Questo nuovo capitolo è "Regio Retica" il progetto Interreg che dopo l’inaugurazione ufficiale dello scorso 29 novembre a Sondrio, martedì ha visto oltreconfine, a Sankt Moritz, la presentazione dei prossimi step di lavoro. "Bisogna immaginarsi un’area nelle Alpi retiche a forma di anello, che si estende dall’Alta Engadina alla Valtellina attraverso la Val Bregaglia e la Valposchiavo. Un anello interdipendente, dove ciò che succede da una parte della frontiera ha ricadute su ciò che succede dall’altra parte" ha spiegato Maurizio Michael, membro del Gran Consiglio dei Grigioni e tra i promotori del progetto. Un territorio di oltre 4.000 chilometri quadrati e circa 200.000 abitanti tra Italia e Svizzera: gli obiettivi di Regio Retica puntano a migliorare la conoscenza reciproca, a promuovere un dialogo costruttivo e trasparente tra Italia e Svizzera, a sviluppare strategie di sviluppo e cooperazione su temi chiave come turismo, trasporti, sanità, formazione professionale e carenza di lavoratori specializzati e a costituire e consolidare un’organizzazione di governance transfrontaliera stabile. Entro l’estate sarà realizzata l’analisi per individuare le priorità di intervento. Questi dati, che saranno monitorati nel tempo, costituiranno la base per la creazione di progetti concreti. Intanto si guarda alle Olimpiadi invernali. S.B.