MILLA PRANDELLI
Cronaca

Valanga sul Cevedale. Muore uno scialpinista. Sforzi degli amici vani

La comitiva di nove persone stava affrontando la cresta a 3.700 metri. Si sono divisi in due gruppi, un ragazzo di 26 anni è stato travolto .

Valanga sul Cevedale. Muore uno scialpinista. Sforzi degli amici vani

Valanga sul Cevedale. Muore uno scialpinista. Sforzi degli amici vani

Tragedia sui monti della Valtellina, nel territorio del parco dello Stelvio. È accaduto a circa 3.700 metri di quota nei pressi della cresta dove sorge il bivacco Giancarlo Colombo sul Col de la Mare. Il bilancio è pesante: un ragazzo è morto dopo essere finito sotto una valanga. La vittima, Matteo Fornaciari 26 anni, di Assago di provincia di Milano, faceva parte di un gruppo di nove persone del quale faceva parte anche il fratello. Il giovane che ha perso la vita è stato travolto dalla una valanga attorno alle 14.50. La ricostruzione è affidata ai tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio, che hanno anche funzione di polizia giudiziaria. Con loro c’erano anche i tecnici volontari del Soccorso Alpino di Valfurva e due elicotteri. Secondo i primi accertamenti, cinque alpinisti sono scesi da un versante, altri quattro invece dalla normale via della Punta Cevedale, a 3350 metri. Tre di questi si sono tenuti più a sinistra, mentre il quarto più a destra e avrebbe provocato la valanga che poi l’ha travolto. I primi a cercare di aiutarlo sono stati gli amici, che hanno scavato per cercare di estrarlo dalla neve. I soccorritori, una volta giunti sul posto, lo hanno trovato senza vita sotto la massa di neve. Una volta liberata, la salma è stata ricomposta e condotta a valle in elicottero. Sul luogo dei fatti hanno operato Elisondrio e Elibolzano. Non solo hanno condotto in obitorio il morto, ma anche riportato a valle la comitiva di cui faceva parte e i soccorritori intervenuti nella speranza di recuperare una persona viva. "In primo luogo vorrei manifestare la mia vicinanza ai parenti del giovane scomparso, così come alle persone che lo conoscevano a nome mio e dei residenti di Valfurva – ha commentato il sindaco Luca Bellotti – si è trattato di una tragica fatalità. A quanto pare la compagnia era ben equipaggiata e gli amici sono intervenuti per provare a salvare la vittima. La temperatura oggi in montagna era bassa, ma in quota c’è davvero tanta neve, date anche le nevicate dei giorni scorsi, che sono state molto intense. È vero che amiamo la montagna, ma dobbiamo sempre affrontarla con accortezza e informarci delle condizioni nivo-metereologiche. Per i prossimi giorni invito tutti coloro che intendano fare escursioni, risalite o altri sport in alta quota a prestare la massima attenzione. Le temperature negli ultimi dieci giorni sono state inusualmente basse, sotto la media. Nelle prossime ore è previsto un certo rialzo termico. La neve quindi potrebbe diventare instabile e poco sicura. Il rischio quindi cresce. Prima che alle vette pensiamo alla nostra vita, che è un bene preziosissimo". I tecnici dell’Arpa, già nella giornata di ieri, hanno effettuato un sopralluogo nella zona dove è accaduto l’incidente mortale.