Un’opera d’arte con gli alberi abbattuti da Vaia

Sua maestà il Basalisc, re dei boschi della Valle di Saviore, è tornato e ha preso le forme di un immenso serpente con il volto di gallo, alto cinque metri e lungo otto, realizzato con il legname degli alberi schiantati dalla tempesta Vaia. A crearlo alla Pineta, per conto dell’amministrazione di Cevo, è stato Marco Martalar, artista veneto notissimo per avere costruito il Drago dell’Alpe Cimbra, in Trentino, diventato un’attrazione per migliaia di persone. "Il nostro Basalisc racconta la storia delle miniere cevesi e del nostro sentiero celtico, dove è rappresentata una testa di questo animale, che si narra incenerisse chi lo guardava. Abbiamo chiesto a Martalar di recuperare il legno ormai perso per far rivivere la montagna con l’aiuto dei bimbi della nostra scuola" spiega Silvio Citroni, sindaco di Cevo.

La leggenda del Basalisc, cugino del Badalisc della vicina Andrista, altro essere mitologico dei boschi, è stata raccontata da Italo Bigioli, che ha spiegato come il punto dove erigere il serpente gallo non sia stato scelto a caso: è di fronte al Pian della Regina, verso l’Adamello, dove sono state trovate le stele che ricordano due druidi lì vissuti mille anni prima di Cristo.

"Costruire il Basalisc è stato emozionante e durissimo – ha detto Martalar – poiché ho usato più di duemila pezzi di legno, raccolti questo inverno, a temperature bassissime. La mia idea è stata quella di raccontare la storia recente e passata di un luogo che ritengo magico".

Milla Prandelli