Un like sbagliato. In strada scatta la rappresaglia

Sei individui di origine straniera sono stati identificati e denunciati per aver aggredito e accoltellato un giovane lecchese legato a un trapper rivale. Le indagini hanno rivelato una guerra tra gang per guadagnare popolarità sui social media.

Un like sbagliato. In strada scatta la rappresaglia

Un like sbagliato. In strada scatta la rappresaglia

Dagli insulti in dissing in rima a ritmo di trap, alle coltellate vere in stazione a Padova per un like di troppo al musicista rivale. Gli agenti della Mobile di Padova hanno identificato e denunciato sei tra i 20 e i 29 anni, tutti di origine straniera di seconda generazione. Tra loro ci sono pure due pugili non professionisti, uno dei quali già arrestato per tentato omicidio. Abitano tra Padova, Ferrara e Milano.

Ieri mattina hanno notificati loro un avviso di conclusione delle indagini. Il giorno di San Valentino del 2022, il 14 febbraio, avrebbero circondato, massacrato di botte e accoltellato Fabio Carter Gapea, lecchese all’epoca 25enne oggi di 2 anni più vecchio. L’intera scena è stata immortalata pure dalle telecamere del sistema di videosorveglianza. La colpa del lecchese, sebbene in pochi nel giro che frequenta sembrano non avere colpe? Far parte della crew del trapper Simba la Rue (nella foto), nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, franco-tunisino di 24 anni che vive nel Comasco, invece che del rivale Baby Touché, alias Mohamed Amine Amagour, 20enne di origine marocchine. Gli investigatori della Mobile hanno identificato i sei aggressori mentre stavano indagando su un giro di droga: da un’intercettazione hanno sentito un trapper congratularsi con i suoi fans per le aggressioni ai fans degli artisti rivali in una spietata guerra per conquistare follower, streaming e views sui social. L’accoltellamento del 25enne lecchese aveva poi innescato una vera e propria faida lavata con il sangue: per vendetta i componenti della gang di Simba la Rue avevano aggredito due appartenenti alla crew di Baby Touché, picchiato pure lui e prelevato a forza prima di essere liberato a Calolzio. D.D.S.