Ucciso dalla valanga "Difficile dimenticare il sorriso di Lorenzo"

Bormio, il sindaco Silvia Cavazzi e i “clienti“ della guida alpina uccisa dalla slavina in Val d’Aosta ricordano Holzknecht: aveva la montagna nel Dna.

Ucciso dalla valanga  "Difficile dimenticare  il sorriso di Lorenzo"

Ucciso dalla valanga "Difficile dimenticare il sorriso di Lorenzo"

di Fulvio D’Eri

Una tragedia per tutta la comunità. La morte di Lorenzo Holzknecht, bormino di 38 anni scomparso tragicamente nel pomeriggio di giovedì in Valle d’Aosta dove è stato travolto da una valanga, ha gettato nello sconforto i tanti che lo conoscevano nella “Magnifica Terra“ e non solo. E gettato nella disperazione la compagna Roberta privando di una persona speciale il piccolo figlioletto Pietro (2 anni tra pochissimo). Con Lorenzo sono morti sotto la valanga anche il maestro di sci valdostano Sandro Dublanc, 44 anni, e il finanziere Elia Meta, 37 anni. Tanti i ricordi di Lollo, a cominciare da quello commosso del sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi.

"È una tragedia, dire addio ad un giovane papà è sempre molto difficile – ha detto Cavazzi -. Lorenzo è stato un atleta di successo ed in primis un grande appassionato di montagna, trascinato dalla sua passione ci lascia mentre inseguiva il suo sogno. In una comunità ristretta come quella di Bormio, ci conosciamo tutti, e per questo voglio esprimere la nostra vicinanza alla famiglia, sperando di trasmettere tutta la nostra più sentita partecipazione in questo momento difficilissimo per loro e per la comunità unita". Tanti i ricordi su Facebook di Lorenzo dove ha voluto esprimere il suo cordoglio anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. "Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa delle guide alpine a seguito di una valanga in Valle d’Aosta. Una terribile tragedia che ha portato via anche il nostro campione dello sci alpinismo Lorenzo Holzknecht, che lascia un figlio e la campagna. Lorenzo è cresciuto a Bormio. Mi unisco al dolore della famiglia, degli amici e di tutta la comunità". Lorenzo, per gli amici Lollo, era molto amato anche dai suoi “clienti“, da chi amorevolmente aveva accompagnato nei meravigliosi scenari montani dell’Alta Valtellina. "Ci siamo incontrati a fine dicembre – dice Patrizia sul web - abbiamo effettuato 3 uscite con le ciaspole, sguardo chiaro, sorriso sempre, disponibilità e condivisione dell’amore per la montagna, attenzione e pazienza, quelle chiacchiere piacevoli a tavola che mettono tutti a proprio agio. Poi i saluti, l’idea di ritrovarsi con la compagna e il bimbo, preparare nuove uscite per la stagione estiva...".