MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Boom di anziani truffati in Valtellina e Valchiavenna, il trucco: “Suo figlio ha avuto un incidente”

Morbegno, nella più classica delle trappole stavolta ci è finita una pensionata ultrasettantenne. I carabinieri rinnovano le raccomandazioni: "Nessun militare si presenta a casa a ritirare denaro"

I carabinieri della caserma di Morbegno ora indagano sulla truffa all’anziana

I carabinieri della caserma di Morbegno ora indagano sulla truffa all’anziana

Anziani nel mirino di truffatori senza pietà. A dicembre, in Valtellina e Valchiavenna, si sono registrati diversi casi. Nel periodo delle feste si intensifica il fenomeno: i malviventi cercano soldi facili per le loro feste. L’altro giorno, a Morbegno, l’ultimo episodio in ordine di tempo. La tattica è spesso la stessa. "Siamo i carabinieri. Suo figlio ha avuto un incidente, da lui causato. Ma con una certa somma di denaro risolviamo. Prepari i soldi che arriva il collega a prenderli", più o meno questo il tenore della telefonata che ha ricevuto una pensionata, ancora in gamba, di qualche anno sopra i 70, ma che non raggiunge l’ottantina.

In effetti, poco dopo, alla porta della donna ha bussato un uomo non in divisa, ma in abiti comuni e la signora ha aperto la porta dell’alloggio: "Ho in casa poco meno di 500 euro. Pensa che possano bastare ? Altrimenti andiamo insieme in banca e faccio un prelievo...".

Il malvivente, pronto, ha risposto: "Non si preoccupi. Se ha qualche gioiello in casa, andrà bene lo stesso, facciamo bastare, senza bisogno che lei esca al freddo per andare in banca...".

E così, temendo che in banca sarebbe potuto saltare il piano, si è “accontentato“, allontanandosi con le banconote e un paio di anelli e gioielli della malcapitata. La quale, a un certo punto, ha contattato i parenti per raccontare la disavventura occorsa al figlio e ha così scoperto di essere finita in una trappola.

La derubata ha presentato denuncia nella caserma dei carabinieri di Morbegno che ora indagano: il valore del bottino complessivo ammonta a circa 2mila euro. I malfattori studiano con attenzione le prede, fanno probabilmente dei sopralluoghi, per verificare la mancanza di telecamere nella zona, altrimenti cambiano bersaglio.

I carabinieri, nei diversi incontri, promossi con una certa frequenza dalle amministrazioni comunali delle località del territorio, fanno sempre sapere che mai chiedono soldi in casi di incidenti, meno che meno passano a ritirare denaro o monili in oro o pietre preziose. L’invito è sempre lo stesso, in caso di telefonate di questo tipo, di chiamare il centralino 112 per informare le forze dell’ordine, magari prendendo tempo, fingere di cascarci aspettando che arrivi la pattuglia - senza aprire la porta - e così consentire che colui che tenta il raggiro venga arrestato in flagranza di reato.