Tragica esercitazione: "Mi ricordo la gioia di Simone per la divisa"

Il sindaco di Valdisotto: "Per lui era stata una grande soddisfazione". Il primo cittadino di Tirano: "Svolgevano una delle attività più nobili".

Tragica esercitazione: "Mi ricordo la gioia di Simone per la divisa"

Tragica esercitazione: "Mi ricordo la gioia di Simone per la divisa"

In Valtellina sono giornate nere, nerissime, come il tempo che in questi giorni non ne vuole sapere di rimettersi. La perdita di tre ragazzi della Valle, di tre angeli del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, morti nel corso di un’esercitazione in Valmasino per cause ancora al vaglio degli inquirenti. Ma questo è il momento del dolore, del lutto di tre famiglie che, inevitabilmente, rimarranno segnate dagli eventi dei giorni scorsi.

E il lutto di parenti, amici, conoscenti di Alessandro Pozzi, Simone Giacomelli e Luca Piani. Il lutto di varie comunità, sbigottite per un incidente che si è portato via tre vite. Troppo presto. Tirano piange Luca Piani. "Questi tipi di tragedia, inevitabilmente, colpiscono tutta la comunità – dice il sindaco Franco Spada -, soprattutto quando a morire in montagna, in un incidente, sono ragazzi giovani come Luca, Alessandro e Simone. Io Luca non lo conoscevo direttamente, posso mandare un abbraccio alla famiglia e a tutti quelli che gli hanno voluto bene. E ovviamente mi stringo intorno anche alle famiglie e ai conoscenti di Alessandro e Simone. Quanto è successo in Val Masino è doppiamente terribile considerato che i tre erano militari del Soccorso alpino della Gdf e operavano quindi in una delle attività più nobili fatte in montagna per salvare persone". Il sindaco di Valdisotto Alessandro Pedrini conosceva entrambi i ragazzi dell’Alta Valle: "È un dispiacere immenso, una tragedia che colpisce tutta la comunità. Non ci sono parole per descrivere la tristezza e il dolore che sto provando ma che sono sicuro stiano provando anche le comunità della Valdisotto e quelle dell’Alta Valle per la perdita di due ragazzi d’oro come Alessandro e Simone, che conoscevamo bene, e, ovviamente, anche di Luca. Erano bravissimi ragazzi che avevano scelto di lavorare per aiutare gli altri, si allenavano per poi essere pronti alle operazioni di salvataggio di vite. E sono morti in un’esercitazione. Erano entrambi grandi appassionati di sport, cresciuti con sani principi, grazie anche a due straordinarie famiglie. Simone poi l’ho visto crescere, mi ricordo la sua felicità quando era riuscito a entrare nella GdF e nel Sagf. Entrambi avevano fatto della loro passione un lavoro. Ora non possiamo far altro che stringerci attorno alle loro famiglie che stanno provando un dolore che nemmeno mi posso immaginare… col cuore distrutto".Fulvio D’Eri