La commerciante di Morbegno, Antonella Zanini, 58 anni, titolare di un’avviata pescheria in via Fabani ("Sono poi stata costretta a chiudere per accuse false, la vera vittima sono io: chiedevo la restituzione di soldi ingiustamente trattenuti", si difese), arrestata in flagranza di reato la sera del 13 novembre 2021 dalla Squadra Mobile, con i presunti complici Luca Trevisan del Milanese (nel frattempo deceduto) e Gianfranco Maffia di Stazzona (Como), 72 anni, con l’accusa di estorsione ai danni della commercialista con studio in un paese del Sondriese e del marito, è stata rinviata a giudizio ieri dal giudice Fabio Giorgi, unitamente a Maffia, difesi dall’avvocato Pierpaolo Cassarà di Varese che, al termine dell’udienza, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. L’imputazione è di tentata estorsione, un’accusa dunque meno grave di quella iniziale. Il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato William Limuti di Sondrio (foto), patrocinante di professionista e coniuge. Mi.Pu.
Cronaca"Tentata estorsione", commerciante a processo con un amico
"Tentata estorsione", commerciante a processo con un amico
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