Teglio, l’appello dei cittadini "Cantieri ora, o si perdono i fondi"

La richiesta dei residenti per la difesa del territorio inoltrata agli amministratori del Comune "Chiediamo la sistemazione delle briglie ammalorate e la pulizia radicale del torrente Margatta" .

Teglio, l’appello dei cittadini  "Cantieri ora, o si perdono i fondi"

Teglio, l’appello dei cittadini "Cantieri ora, o si perdono i fondi"

di Fulvio D’Eri

Intervenire immediatamente per non perdere le risorse già accantonate. Questo l’accorato appello che il comitato Margatta ha inoltrato agli amministratori del Comune di Teglio per incominciare a mettere in sicurezza la zona con alcuni interventi mirati e nelle tempistiche idonee a non perdere fondi già stanziati. Bloccati dallo scorso 6 febbraio, a causa della mancata attivazione della procedura d’esproprio dei terreni, i lavori sulla Margatta, torrente posto nella sponda orobica del Comune di Teglio, sono essenziali per incominciare a mettere in sicurezza la valle del torrente omonimo. I cittadini si sono riuniti in un comitato chiedendo all’amministrazione di indire una riunione per illustrare il progetto e di effettuare lavori adeguati e risolutivi, che possano cioè risolvere la problematica. "Mentre la nostra richiesta di un incontro pubblico rimane purtroppo inascoltata – dicono dal comitato Margatta -, chiediamo al Comune di Teglio di procedere urgentemente con alcuni lavori per non perdere le risorse già stanziate per gli stessi. Chiediamo a gran voce la sistemazione delle briglie ammalorate, la pulizia radicale dell’alveo (oggi siamo in pericolo per la quantità di materiale nell’alveo, non rimosso con l’intervento della Cm), la realizzazione o meglio il completamento del sopralzo con consolidamento dell’argine in sponda sinistra, a monte dei centri abitati e consolidamento degli argini, un programma annuale di manutenzione, di posizionare un sistema di monitoraggio nella zona più pericolosa della frana, di realizzare sul fondo dell’alveo, a partire dal punto più pericoloso di "Cà Brusada", un selciatone in calcestruzzo e pietrame, almeno fino alla cascata all’altezza della chiesa di San Sebastiano, dove occorre anche alzare gli argini, di rendere transitabile la strada a fianco dell’Adda per la pulizia, senza creare problemi alla contrada Crotti". E ancora: "Non siamo a priori contrari alla realizzazione di eventuali piste forestali, anche propedeutiche alla realizzazione dei lavori di ripristino e manutenzione, ma meno invasive possibile e che ambientalmente si tenga conto della vocazione dei terreni in gran parte inseriti al catasto come "castagneto da frutto" e soprattutto il rispetto per i sentieri esistenti". Infine "chiediamo di condividere le scelte con i cittadini, come richiesto molte volte, di predisporre un gruppo locale di protezione civile che risponda, non solo meramente sulla carta, e l’adeguamento del piano di emergenza comunale".