
di Giovanni Meroni
Gli Enti Bilaterali territoriali (Ebt) del commercio e del turismo mettono a disposizione 200mila euro da destinare alle imprese e ai lavoratori della provincia di Sondrio.
L’iniziativa è stata presentata nella sede degli Enti nella mattinata di ieri, giovedì 23 luglio, alla presenza di Maurizio Canova e Marina Pensa, presidenti rispettivamente dell’Ebt commercio e turismo, e dei coordinatori Serena Colonna e Alberto Moiraghi.
I contributi a favore delle aziende iscritte saranno destinati all’acquisto di Dpi (dispositivi di protezione individuale) ed all’aggiornamento del Documento di valutazione rischi.
Quest’ultima agevolazione consiste in un finanziamento che andrà a coprire il 70% delle spese sostenute, per un massimo di 150 euro. Per i dipendenti in Fondo integrazione salariale oppure in Cassa integrazione, a zero ore e ancora in forze presso l’azienda e con un Isee non superiore a 20mila euro, è previsto un contributo fino a un massimo di 300 euro rapportato all’orario di lavoro previsto nel contratto individuale.
L’intervento si colloca all’interno delle iniziative promosse in questi anni dagli Enti Bilaterali, nati per iniziativa di Filcams-Cgil, di Fisascat Cisl, di Uiltucs-Uil e dell’Unione del commercio del turismo e dei serviziConfcommercio Sondrio, con l’obiettivo di costituire un punto di riferimento per i lavoratori e le aziende operanti sul nostro territorio.
Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 3 agosto e dovranno essere predisposte utilizzando l’apposito modulo con relativi allegati, che sarà disponibile sul sito www.ebtsondrio.it o potrà essere ottenuto recandosi nella sede degli Enti.
Una volta compilati, il modulo e gli allegati richiesti dovranno essere inviati all’indirizzo mail dedicato ebt2020@ebtsondrio.it o consegnati a mano nella sede dell’ente a Sondrio, in via Trieste n. 53.
"Si tratta - ha evidenziato il presidente degli Ebt commercio Maurizio Canova – di un piccolo aiuto che gli Enti offrono alle aziende, sia del commercio sia del turismo, come segnale della nostra volontà di essere d’aiuto nella consapevolezza di non poter risolvere gli enormi problemi che la crisi in atto sta comportando, ma nella volontà almeno di alleviarli".