
Vigili del fuoco e sanitari estraggono i finti feriti dal mezzo incidentato nel lungo collegamento che porta nella vicina Svizzera
In tempi nei quali le collaborazioni transfrontaliere si moltiplicano, una di queste riguarda anche le operazioni di soccorso. Il riferimento, in particolare, è alla recente esercitazione effettuata nel tunnel Munt La Schera che collega Livigno con la Val Monastero, Zernez e la Bassa Engadina, che ha coinvolto Areu e soccorritori svizzeri, insieme per salvare vite in galleria: un test cruciale in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 con l’obiettivo di garantire efficienza, sicurezza e rapidità di intervento anche nelle situazioni più complesse.
Un piccolo furgone con a bordo nove persone si schianta contro la parete della galleria Munt La Schera, location perfetta in quanto tunnel alpino stretto e a senso unico alternato: questo lo scenario dell’esercitazione interforze che ha coinvolto l’Articolazione territoriale di Areu Sondrio, diretta da Mario Teruzzi, insieme alle autorità italiane e svizzere.
Secondo lo scenario simulato, alcuni veicoli seguivano il furgone e non sono riusciti a frenare in tempo, causando un tamponamento a catena. A quel punto è scattata la macchina dei soccorsi. Il personale sanitario e tecnico ha affrontato una situazione altamente critica: tre persone spinalizzate, una donna trovata deceduta, un ragazzo in gravi condizioni.
Alcuni feriti sono stati estratti dopo il taglio delle lamiere da parte dei Vigili del Fuoco. "È stata un’esercitazione molto importante – ha commentato il dottor Teruzzi – per testare sul campo la risposta ad un’emergenza in un luogo difficile da raggiungere e che rappresenta, soprattutto d’inverno, una delle poche vie di accesso a Livigno. Occasioni come queste ci permettono di individuare i punti di forza e le criticità del sistema e di rafforzare il coordinamento con soccorritori di altri Paesi, superando barriere linguistiche e operative".
L’importante collegamento è lungo 3 chilometri e 390 metri. È stato costruito dalla società svizzera Engadiner Krafwerke Ag per la realizzazione della diga del Punt dal Gal tra il 1965 e il 1968. Dopo la conclusione dei lavori, la galleria è stata resa disponibile al traffico veicolare.