FULVIO DERI
Cronaca

Milano Cortina 2026? “Sì alle Olimpiadi sostenibili no al cemento solo perché ci sono i soldi"

Sondalo, assemblea organizzata dal sodalizio culturale “Oltre i muri”: "Non siamo contro l’evento internazionale ma gli interventi vanno pianificati"

La manifestazione contro il nuovo cavalcavia a Montagna in Valtellina

La manifestazione contro il nuovo cavalcavia a Montagna in Valtellina

Sonadalo (Sondrio), 23 maggio 2024 –  La sostenibilità delle Olimpiadi. Di questo e di tante altre problematiche legate all’evento a cinque cerchi di Milano Cortina 2026, si è parlato martedì sera a Sondalo in un incontro pubblico, molto partecipato, allestito dal centro culturale Oltre i Muri per affrontare la complessità delle Olimpiadi a 360°.

"Sono soddisfatto della risposta della gente a questa serata – dice Angelo Costanzo, presidente di Oltre i Muri -, è andata oltre ogni più rosea previsione. Innanzitutto voglio dire che io sono favorevolissimo alle Olimpiadi, metto però in dubbio il modello attuale con cui si organizza un evento globale del genere. Dal punto di vista sportivo, l’evento a cinque cerchi è l’apice per lo sport. Noi però ci stiamo interrogando sul fatto che questo modello olimpico sia poco o per nulla sostenibile sia economicamente sia dal punto di vista ambientale". Quel che è sbagliato per Costanzo è il concetto, valido anche per altre manifestazioni sportive, che "si facciano le opere perché c’è l’evento. Le opere andrebbero pianificate e realizzate indipendentemente dall’evento".

Tanti i soldi per le Olimpiadi. "Nel nostro territorio, tra opere sportive e infrastrutturali la previsione di spesa è di € 434.663.965. Opere discutibili sotto il profilo dello sviluppo economico e turistico delle terre alte. La nuova cabinovia a Bormio, la realizzazione di uno Ski Stadium a circa 1.200 metri e nuovi parcheggi per accogliere sempre maggiori flussi di traffico. Opere che non tengono in nessuna considerazione i cambiamenti climatici e la necessità di riconvertire gradualmente un’economia che ha basato, nel passato, il suo sviluppo nella monocultura dello sci di massa. I finanziamenti riguardano anche opere necessarie al miglioramento della viabilità, ma che non possono essere realizzate senza preoccuparsi dell’impatto sul territorio. Per esempio. La bocciatura alla tangenziale sud di Sondrio al Trippi da parte della Soprintendenza è uno schiaffo a chi sostiene che bisogna fare le opere perché le Olimpiadi sono alle porte, non c’è più tempo per discutere e i soldi vanno spesi. Bisognerebbe invece sedersi attorno ad un tavolo e ridiscutere l’opere, magari sul progetto originario che prevedeva il prolungamento fino Tresivio".