
Caiolo, tre giorni di esercitazioni sulla gestione del rischio acquatico. Coinvolte anche le sezioni di tecnici specializzati in altri ambiti di intervento.
Tre giorni di esercitazioni per i tecnici della Squadra forra regionale. "Materie" di studio: la gestione del rischio acquatico, la movimentazione in acque vive e la formazione per l’utilizzo di gommoni. Una quindicina i partecipanti, assistiti da due istruttori regionali e un istruttore nazionale. Nella prima giornata, per la prima volta in Lombardia, è stata aperta a tecnici del Cnsas - Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico specializzati in ambiti differenti rispetto alla forra e anche a chi riveste ruoli dirigenziali, che hanno così avuto modo di comprendere i rinnovati scenari operativi. La Valtellina con questa intensa "tre giorni" si conferma così meta privilegiata di esercitazioni per il Soccorso Alpino. Sempre più spesso il Cnsas, infatti, è chiamato a operare nell’ambiente della forra durante ricerche di persone disperse e per interventi di soccorso su aste fluviali e a bordo torrente, tutti scenari che richiedono tecniche e competenze specifiche. La giornata di venerdì scorso ha anche fornito strumenti e misure di intervento e prevenzione, che gradualmente saranno estese a tutti i tecnici di soccorso alpino per garantire la sicurezza durante le operazioni. Le altre due giornate sono state invece incentrate esclusivamente sul reparto scelto dei forristi, con movimentazione e soccorso in acque vive e utilizzo dei gommoni, in un’ottica di accrescimento delle competenze personali, per capire meglio le dinamiche dell’acqua in torrente e per il soccorso in aree alluvionali.
Sara Baldini