ALESSIA BERGAMINI
Cronaca

Migranti in relax alle terme di Bormio? "Ospiti grazie a un concorso"

La notizia della gita dei migranti, ripresa anche da Matteo Salvini è stata condivisa condivisa on-line da oltre 2.800 utenti. E sul web monta la polemica

Bormio presepi 2006: ecco la premiazione del concorso dei presepi (Foto Comune di Bormio)

Delebio (Sondrio), 30 giugno 2016 - Non clandestini, come erano stati definiti, ma richiedenti asilo. E alle terme di Bormio non gratis, ma grazie ad alcuni buoni omaggio vinti a dicembre in un concorso per la realizzazione dei presepi. Ancora una volta il fiume di parole a favore o contro ha invaso il web nelle scorse ore. Tanti sono stati i commenti apparsi sulla pagina e sul profilo Facebook di Tiziano Fistolera ( il coordinatore di Delebio dei Giovani Padani) che per primo aveva diffuso la notizia della gita dei migranti, ripresa anche dal segretario del Carroccio, notizia Matteo Salvini e condivisa on-line da oltre 2.800 utenti.

E anche qui le opinioni espresse sono state divergenti: c’è chi, dopo aver saputo che la giornata alle terme rappresentava un premio, ha tacciato Fistolera di aver diffuso una bufala, chi ha invitato il giovane leghista a «evitare polemiche insulse».

Commenti davanti ai quali il coordinatore dei Giovani Padani ha continuato a sostenere la propria posizione, spiegando di non aver dato vita a nessuna bufala. «Sono stati alle terme? Ero arrabbiato io? A entrambe rispondo sì... ed è tutto vero» ha scritto in risposta ad alcuni commenti. A sostegno di Fistolera anche il leghista sondriese Maurizio Piasini: «Se usi i biglietti omaggio delle manifestazioni devi compilare nome e cognome e la struttura deve sapere chi entra e utilizza questi buoni... invece il presidente (delle terme, ndr.) non lo sapeva ma lo sapevano chi non gestisce le terme... qualcosa non torna».

Al di là del motivo che ha portato alle terme il gruppetto di migranti, la polemica e la rabbia dei valtellinesi emersi in queste ore restano a testimonianza di una situazione sempre difficile, perché la presenza in provincia di tanti giovani che, nella maggior parte dei casi, trascorrono buona parte della giornata senza fare nulla (anche perché impossibilitati per legge a svolgere qualsiasi attività lavorativa, trovandosi nella condizione di richiedenti asilo) viene sempre più spesso vista come uno schiaffo ai cittadini che ogni giorno lavorano e affrontano situazioni economiche spesso non facili. Opinione espressa in più di un commento, che pone nuovamente sotto i riflettori la necessità sottolineata anche da molti amministratori locali, di rivedere le modalità dell’accoglienza.