Profughi in relax alle Terme e scoppia la polemica: "Insulto a chi lavora"

Lo sfogo su Facebook: "Tornare dal lavoro e scoprire che i clandestini ospitati a Bormio hanno passato la giornata alle terme mi fa davvero arrabbiare"

Le immagini dei profughi alle terme di Bormio (da Facebook)

Le immagini dei profughi alle terme di Bormio (da Facebook)

Bormio, 28 giugno 2016 - Un gruppetto di richiedenti asilo ospitati a Bormio si concede una giornata alle terme e, in breve tempo, scoppia la polemica. Ad accendere la miccia è stato Tiziano Fistolera, coordinatore provinciale dei Giovani Padani, nonché consigliere comunale a Delebio che ha postato sul proprio profilo Facebook alcune immagini ritraenti giovani di colore all’interno del complesso termale della Magnifica Terra.

A corredo delle foto - che Fistolera ha spiegato essere state postate sulla pagina Fb di uno dei migranti - il giovane leghista ha commentato: «Tornare dal lavoro e scoprire che i clandestini ospitati a Bormio hanno passato la giornata alle terme mi fa davvero arrabbiare! Non è possibile! Questa non è accoglienza, qui ci stanno prendendo in giro!». Fistolera ha poi pubblicato un nuovo post specificando: "Le terme se le sono pagate di tasca loro i clandestini, ospiti all’hotel Stella, con il sussidio. Togliendo lavoro a giovani o piccoli artigiani, o illegalmente? Non mi importa! Se guadagnano soldi devono spenderli per il loro mantenimento a mio parere, non per le terme".

Il senatore Jonny Crosio

E sulla vicenda interviene anche il senatore leghista Jonny Crosio: "Se fosse vero sarebbe uno schiaffo agli italiani che non riescono ad arrivare a fine mese". "Mi auguro, per il bene di tutti prosegue - che si tratti di extracomunitari regolari nel nostro Paese, con un lavoro, che si sono concessi una giornata di relax alle terme spendendo i soldi guadagnati. Se così non fosse, cioè se si trattasse di profughi ospitati in Valtellina a spese nostre, sarebbe uno schiaffo in faccia a tutti gli italiani che questi svaghi non se li possono permettere perché disoccupati, cassaintegrati o perché hanno una famiglia da mantenere".