FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Prima del Tour de Suisse . La Valchiavenna si fa bella nel mondo grazie ai “vicini di casa“

Piuro, tv e immagini mozzafiato per fare crescere il turismo alpino

Piuro, tv e immagini mozzafiato per fare crescere il turismo alpino

Piuro, tv e immagini mozzafiato per fare crescere il turismo alpino

PIURO

Il Tour de Suisse è stato un gran successo a 360 gradi. E potrebbe essere stato il primo di altri appuntamenti "valtellinesi" con una tappa della famosa e prestigiosa corsa a tappe elvetica. L’impresa del portoghese Joao Almeida, bravissimo ad attaccare sulle rampe del passo dello Spluga e poi a difendere il vantaggio accumulato anche lungo la discesa arrivando a mani alzate sotto le cascate dell’Acquafraggia, ha nobilitato la meravigliosa tappa del Tour de Suisse che, complice anche la stupenda giornata di sole e grazie alle immagini delle televisioni e dei media internazionali, ha permesso di veicolare al meglio l’immagine della Valchiavenna in primis ma un po’ di tutta la provincia di Sondrio. E a premiare il vincitore Joao Almeida, un ciclista assai forte che al Tour de France sarà uno dei principali gregari di Tadej Pogacar, è salito sul palco il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola. Grande la partecipazione lungo la tappa dei valchiavenaschi ma anche di tanti appassionati, provenienti dall’estero e da altre parti d’Italia, che hanno permesso ieri di riempire le strutture alberghiere della Valchiavenna.

"È stato un grande successo – dice Gigi Negri, uno dei fautori della tappa valchiavennasca del Tour de Suisse -, sia dal punto di vista agonistico, con una tappa davvero di alto livello, sia dal punto di vista della promozione turistica. Il territorio ha vinto una sfida, importante e inedita. Noi siamo abituati a lavorare ad alti livelli, con gli organizzatori del Giro d’Italia e di altre kermesse italiane ma era la prima volta che lavoravamo con gli organizzatori della corsa svizzera. Ci siamo quindi rapportati con persone diverse e abbiamo dovuto affrontare dinamiche organizzative diverse anche perché qui c’era anche l’attraversamento del confine tra Italia e Svizzera. C’è stata massima collaborazione di tutte le componenti, dall’Ufficio delle Dogane alle forze dell’ordine che hanno supportato al massimo i "colleghi" svizzeri". Fulvio D’Eri